walter fest
Roma che non abbozza
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La lista della spesa del boomer
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Arte Cosmodromica
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Ma 'ste scarpe le vuoi o non le vuoi?
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Cose buone che succedono a Roma
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Manifesto della nuova arte moderna cosmodromica
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Nel panorama dell’arte universale era mancante uno "stèreotropico" che avvicinasse l’osservatore al piacere di analizzare con analisi cosmica l’immagine dell’arte condivisa. L’arte è un qualcosa che avvicina le aspettative al criterio di illuminare la percezione sensitiva; se ne sentiva il bisogno come tutti abbiamo bisogno dell’aria che respiriamo, un ritmo soft e melodico che, attraverso il colore diffuso - lasciando emergere l’anima controversa in un abbraccio cosmico - riflette come uno specchio sintetico. Il visitatore, l’osservatore di un'opera artistica, ha bisogno di sentirsi attratto da un'energia profonda che attiri il magnetismo intrinseco e, appunto, "stèreotropico". Gli artisti possiedono la capacità magnetica di respingere l’imbarco di forze imperfette per realizzare arte dall'animo impermeabile, con l’apertura verso orizzonti sconfinati che travalicano le mete dell’immaginario storto, ed è così che nasce l’arte moderna cosmodromica, un movimento perpetuo e ottimistico sul versante che non pone limiti adiacenti, ma bensì dissipa colore energetico e vitale. Ed è così che nasce l’arte per tutti e non per pochi, quei pochi che si invadono, tutti per tutti, infine, che al rimirare dell’arte si sollazzano. L’arte moderna cosmodromica non ha contaminazioni ma contiene i presupposti per un'alienazione criptica per la quale ognuno, che sia competente o dispari, possa godere di tutta la sostanza sostantiva di questa nuova forma espressiva senza orpelli o questioni mistiche.
Il mostroquindici
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Amici lettori, la primavera è inoltrata e l’arte, che in letargo non va mai, è presente per voi alla TAG con un'interessante mostra fotografica di gente veramente speciale, “il mostro#15”.
Una serie di opere d’arte fotografiche selezionate e allestite presso la Tevere Art Gallery di Roma, in via di Santa Passera, 25. Che altro vi dirò? Beh! Venite a vederla, e per chi ancora non la conosce, tranquilli, non abbiate paura dei mostri, anzi i "mostri della fotografia" saranno lieti di vedervi felici e contenti. Godrete della bellezza di una serie di foto in b/n e colore che vi coinvolgeranno in scene di vita passata, presente e futura, lasciando viaggiare la vostra fantasia. Attraverso gli scatti fotografici strapperanno sorrisi e motivi per riflettere, questo è il compito dei mostri. Artisti che si sentono e sono “mostri dentro”: due occhi, un'anima, un cuore, dita con una camera in mano. Come da una calamita vengono attratti da un immagine e in quel momento diventano “mostri”.
Bene, ora, anche se dovrei, non vi citerò i nomi degli artisti scelti per questa occasione, la quindicesima, che si sono voluti mettere in gioco. Oh! Sì! Esporranno il proprio talento per dimostrare di essere artisti autentici, l’elenco è lungo ma voi potrete scoprirli e abbracciarli a Roma alla TAG di Via di Santa Passera. Tributate loro il giusto merito e ne uscirete migliori ed emozionati. Il percorso dei mostri va sempre avanti e questa edizione è parte di un progetto che, di volta in volta, diventa sempre più bello e ambizioso.
Amici lettori, ci rivediamo alla prossima uscita artistica e sarà sempre un piacere farlo insieme a voi.
"I magici lidi della bella Circe" di Silvana Troisi
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Da Sabato 26 Marzo al 6 Aprile 2022, presso la Ikigai art gallery di Roma diretta da Alessia Ferraro, entra in scena l’arte di Silvana Troisi.
Uno scricciolo di artista, dagli occhi brillanti e dal pennello soffice come una piuma, mostrerà la sua visione di luoghi magici, con colori pastello tenui e delicati come la brezza marina che profuma di poesia. Silvana, con grande amore, ha dipinto e rappresentato il Circeo e Sabaudia, luoghi storici e affascinanti al centro del Mar Tirreno. Sapete una cosa? Adesso, con la mia fantasia voglio immaginare una navicella che dallo spazio scende proprio sulla spiaggia di Sabaudia dipinta da Silvana Troisi. Ne escono due marziani che si trasformano in due umani come in Man in black. Si mettono in costume da bagno, prendono ombrellone e sdraio, vanno a farsi il bagno, tranquillamente godono della bellezza del posto, poi guardano l’orizzonte e sospirano, guardano il monte della maga Circe e sognano, bevono un buon caffè e ridono. Alla fine dicono: “Minchia, ma noi questa roba qua in giro per il cosmo mica ce l’abbiamo!”.
Questo è ciò che ha dipinto ad arte Silvana Troisi. Se potete, venitela a vedere…
Volete sapere dei due marziani? Ve lo dico alla prossima mostra. Cari amici lettori del blog più stellare che ci sia, è bello parlare di arte con voi, ci rivediamo in giro per il blog signoradeifiltri e sarà sempre un piacere.
“RADICI”, una mostra d’arte per schiarire il tempo oscuro
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Namibia Spitzkoppe
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