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walter fest

INTERVISTA CON L’ARTISTA PIET MONDRIAN

2 Novembre 2019 , Scritto da Walter Fest Con tag #walter fest, #arte, #pittura, #le interviste pazze di walter fest

 

 

 
 
 
Gentilissimi lettori del blog che ci piace la cioccolata, eccoci di nuovo con voi per incontrare e intervistare un grande artista olandese molto importante, lo sto aspettando e insieme andremo a fare colazione in un albergo della capitale. Perché in un albergo? Perché in questo albergo la colazione è strepitosa e poi è un luogo speciale dove lavora gente speciale, ma di questo parleremo dopo.
 
Amici lettori, ecco a voi Piet Mondrian.
 
- Ciao Piet, benvenuto a Roma.
 
- Ciao Walter e ciao a tutti i lettori della signoradeifiltri, dove andiamo  di bello?
 
- Andiamo a far colazione all'Albergo Etico.
 
- Oh, mi piace, ho saputo che Picasso lo hai portato in un semplice bar.
 
- Piet, non lo dire a nessuno… Abbiamo anche consumato senza pagare il conto.
 
- Gli artisti a volte sono un po’ birbanti.
 
- Ma no, è stata tutta colpa della fantasia.
 
- Hai ragione, senza fantasia che vita sarebbe? Senti, mettiamo i piedi a terra e andiamo a rifocillarci. 
(Aiuto! Qui si mette male, ho paura che Piet Mondrian sia più affamato di Dalì.)
 
I due entrano all’Albergo Etico e vanno a sedersi in terrazza, ordinando la colazione speciale della casa.
 
Piet Mondrian   (Amersfoort 7 marzo  1872  – New York 1º febbraio  1944 )
 
Agli inizi del suo percorso professionale lavorò come professore ma, parallelamente, dipingeva, guidato dal suo talento innato.
I suoi temi più frequenti erano i paesaggi, manifestando comunque una pittura non troppo allineata al ferreo figurativo, probabilmente influenzata dalla propria personalità e da un'attenzione rivolta a tutto ciò che è spirituale. Preferiva rappresentare pittoricamente una visione della natura intima e personale.
 
La svolta nella sua formazione artistica avvenne quando, ad Amsterdam nel 1911, visitò una mostra cubista e, da quel momento, la sua idea di arte si aprì a nuove forme. L’anno successivo si trasferì a Parigi, città in pieno fermento, dove era divampato il fuoco della nuova arte e gli artisti, in contatto e a confronto fra loro, stavano gettando le basi per nuovi linguaggi.
 
Fortunatamente per lui, al momento dello scoppio della prima guerra mondiale si trovava in Olanda, e il destino volle che, lontano dagli eventi bellici, l’incontro con altri artisti, fra i quali Theo Van Doesburg, fosse decisivo per la realizzazione della rivista De Stijl, cassa di risonanza per nuove idee su architettura, urbanistica, design. Mondrian  manifestò le sue teorie e i suoi concetti sul modo di concepire la propria visione dell’arte, del colore: una pittura, una sintesi, linee geometriche e colori che nell’immaginario potessero emozionare per trovare armonia con la natura di ogni cosa. In pochi colori e poche forme geometriche c’era tutto un mondo di sensazioni
 
Alla fine della guerra ritornò in Francia e iniziò lavorare nelle modalità con le quali è diventato famoso. Fu un periodo molto importante ma, negli anni ’30, a causa dell’avvicinarsi di nuovi fulmini di guerra, si trasferì a Londra, per poi sorvolare l’oceano e stabilirsi definitivamente fino alla morte a New York. In America fu contagiato da un mondo così lontano dal continente europeo, e così moderno, da dargli un nuovo slancio creativo che influenzò l’arte a divenire. Purtroppo Mondrian a New York passò anni intensi ma troppo pochi per lasciare altri segnali della sua arte innovativa. 
Probabilmente debilitato dai viaggi e dallo stress, subito negli anni a cavallo fra le due guerre mondiali, morì di polmonite nella grande mela nel '44 a 71 anni.
La sua arte fu di grande ispirazione per la moda, il design, la pubblicità e, grazie a lui, aprì una nuova frontiera.
 
- Piet, tutti conoscono le tue opere geometriche, composte con pochi colori pastello, come ti è venuto in mente di realizzare quel tipo di pittura?
 
- Questa felice modalità è nata per via del mio background: mio padre era un prof molto severo e metodico, avrebbe voluto vedermi insegnante per tutta la vita, ma ognuno di noi non può nascondere la propria personalità e sfuggire al proprio destino.
 
- Per tutti noi è stato meglio avere un professore di meno e un grande artista in più.
 
- Grande io? Beh! Ho fatto la mia parte ma bisogna dirla tutta: di veramente grande c’è la natura, però è bello che gli artisti provino a parlare il suo stesso linguaggio e imitarla.
 
- Tutti, specialmente ora, ne abbiamo un gran bisogno.
 
- Di cosa?
 
- Di riconciliarci con la natura.
 
- Per fortuna non è colpa degli artisti.
 
- Eh già, e  se volessimo più bene all’arte magari questo mondo sarebbe migliore. Senti Piet, a proposito di mondo, puoi dirci le tue impressioni quando ti sei trasferito negli U.S.A.?
 
- Grande nazione, grande in tutti i sensi, l’Italia è la dominatrice e portabandiera della cultura ma è grazie agli U.S.A. se l’arte moderna ha preso il volo, peccato che per me è stata un'esperienza breve.
 
- Se tornassi indietro come modificheresti il tuo destino?
 
- Ti rispondo dopo che ho preso il cappuccino, anzi, passami pure quella graziosa brioche alla crema… Mhhh!... Boona!
 
Lettori, non stupitevi, gli ho fatto un corso accelerato di dialetto romanesco.
 
- Walter, sì, questa brioche è proprio boona! Complimenti!
 
- Complimenti all’ospitalità dell’Albergo Etico, qui è tutto speciale.
 
- Già, dopo spiegami meglio la storia di questo posto… Mi chiedevi che farei se tornassi indietro?
 
- Sì.
 
- Credo che sarei partito prima per quel paese e avrei dipinto e sperimentato fino a cento anni, cercando nuove forme geometriche, avrei potuto sfiorare la perfezione alla quale, comunque, non sarei mai arrivato perché in arte la perfezione non esiste, anzi, ti dirò di più, l’arte più è imperfetta e più è bella.
 
- Luciano Ventrone non la penserebbe così.
 
- E te credo! Lui lavora in missione per conto di Dio!
 
- Questa battuta l’ho già sentita.
 
- Oh! Ma che te credi?! Il cinema piace anche a me.
 
- Giusto! E’ la settima arte. Senti Piet, come hai reagito ai giudizi negativi sulla tua arte?
 
- E’ stata dura, molto dura, ma, per fortuna, un artista, quando crea, non pensa a nessuno, il problema è dopo, guarda quel povero Vincent, non ha mai venduto un quadro. Ma in compenso siamo immortali, per l’appunto io ora sono qui con te.
 
- E non siamo neanche soli.
 
- Chi altro c’è?
 
- Mario.
 
-Il benzinaio?
 
- No, Mario Hal 19000, il robot. 
 
- E allora?
 
- Mario Hal 19000 ci riporterà a casa con un'automobile spaziale. E meno male che non è più della serie 9000, altrimenti chissà dove ci portava.
 
- Non potremmo andare a piedi?
 
- Ok, aspetta qua che vado a staccargli la spina.
 
- Walter, questi tempi moderni mi sembrano poco artistici.
 
Dopo pochi minuti…
 
- Piet, prima di andare, volevo dirti la storia di questo albergo.
 
- Sentiamo.
 
- Ci troviamo a Roma in via Pisanelli, 39, 41. Questo albergo a breve festeggerà il suo primo anno di attività. E' stato aperto il 22 dicembre 2018, è sorto senza scopo di lucro, grazie all’idea di un albergatore romano coraggioso e visionario, Antonio Pelosi, prendendo spunto da un'altra realtà già esistente ad Asti.
Anche a Roma egli pensò di realizzare questo sogno imprenditoriale, all’interno di  un'antica palazzina dei primi del ‘900, ristrutturata e abilitata a moderna struttura alberghiera.
 
La filosofia portante di questa sua iniziativa è dare una chance professionale a persone con diverse forme di disabilità che, lavorando in equipe con altri professionisti del settore alberghiero, realizzino una vera e umana esperienza lavorativa al servizio e al soddisfacimento della propria clientela, abbattendo ogni barriera.
 
Nell’Albergo Etico il valore umano si rispecchia nel calore e nella composizione d’arredo, che dona una gradevole e confortevole ospitalità. Tutto fa pensare a un ambiente a misura d’uomo, dove ognuno può sentirsi a proprio agio circondato da colori  naturali.
 
- Piet, in questo albergo è molto bella tutta questa armonia di colori: è un equilibrio che assomiglia alle tue forme.
 
- Walter, l’abbinamento dei colori si lega con amore al feeling che si crea fra la gente che vi lavora e tutta l’atmosfera che vi si respira. Hai ragione, il senso di umanità si rispecchia nell’ambientazione di questo luogo. Ma sai che veramente questo albergo mi ricorda le mie opere?
 
- Piet, per fortuna l’arte è sempre intorno a noi.
 
- Ed è nostro dovere non dimenticarlo mai… A proposito, ce ne siamo andati via dall’Albergo Etico e non abbiamo pagato il conto anche noi come Picasso!
 
- Tranquillo Piet, ci ho pensato io con l’occhio.
 
- Ah! Il pagamento con il bulbo oculare! Bella roba gli strumenti tecnologici!
 
- Ma no, ho fatto con l’occhio, l’occhietto al personale di servizio per dirgli di segnarlo sul mio conto che passo dopo, a cena ho appuntamento con un altro artista.
 
- Mi raccomando non facciamo brutte figure, tu sei famoso per le tue trovate esageratamente fantasiose... Senti, con chi ti vedi dopo?
 
- Gli ho telefonato e mi ha detto di sì, spero non mi dia buca.
 
- Chi?
 
- Botticelli.
 
- Quello della Venere?
 
- Eh!
 
- Dopo fammi una telefonata, voglio sapere come è andata. Ok, ora andiamo che abbiamo da fare un po’ di strada a piedi. Ma non era meglio farsi accompagnare dal robot?
 
- Ma dai, abbiamo tutto un futuro insieme a loro.
 
- Hai ragione, facciamo il pieno di fantasia e voliamo via a piedi da questo blog.
 
Amici lettori, io e Piet Mondrian lasciamo l’Albergo Etico di Roma. Ci ritroveremo insieme a voi, sempre qui, con la signoradeifiltri, per una prossima" intervista con l’artista"  e sarà sempre un piacere.
 
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9 DOMANDE E MEZZA A PATRIZIA POLI

27 Ottobre 2019 , Scritto da Walter Fest Con tag #walter fest, #poli patrizia, #eventi

 

 

 

 

Amici lettori del blog che sembra che non ci legga nessuno e invece siete in tantissimi, oggi parleremo di un libro, un libro speciale che sarà in vendita presso lo stand della Marchetti Editore in occasione del "Pisa book festival 2019".

Ora io e lei, dopo aver fatto un paio d'ore di training correndo a piedi scalzi sul lungomare di Livorno, stiamo andando a fare colazione in un bar del porto e vi racconteremo tutto di questa opera e del suo prossimo appuntamento.

- Patrizia, che ordiniamo?

- Io cappuccino e due bombe alla crema.

- Io del rum al latte e mezzo chilo di pizza con la mortadella.

- Ma, Walter, non ti farà male?

- Hai ragione, per favore, nel rum ci metta anche dello zucchero... Molto bene Patrizia Poli, sei pronta per le 9 domande e mezza?

- È la mezza che mi preoccupa.

- Ma no, tranquilla, con due bombe alla crema ti sentirai una bomba pure tu.

- Ah!

- Ok, domanda numero 1... Puoi parlarci del Pisa book festival di quest'anno e della presenza del tuo editore?

Il tema di quest’anno è L’Europa, espongono 160 editori indipendenti, fra cui il mio. Elena Marchetti non poteva mancare, essendo pisana doc. La sua è una casa editrice piccola e coraggiosa, che punta sulla qualità più che sulla quantità. Ha uno spirito internazionale (traduce anche scrittori inglesi della fine dell’ottocento primi del novecento) ma è fortemente radicata sul territorio con alcune collane di impronta locale.

-  Domanda numero 2... Di che parla il tuo romanzo? Titolo please?

Il romanzo  s’intitola Una casa di vento. Racconta d’imperfezione umana, di senso di colpa, di rapporti complicati fra genitori e figli, fra coniugi e tra fratelli; lo fa calandosi nella mente dei personaggi senza filtri e senza sconti, fino ai segreti più inconfessabili, fino alla parte malata di ciascuno di noi.

- Domanda numero 3... Sei emozionata?

L’emozione c’è sempre ed è legata al profondo amore per l’atto dello scrivere.  

-Domanda numero 4... Sei ottimista?

No, non lo sono mai, per natura.

- Domanda numero 5... La colonna sonora del tuo romanzo.

Forse la musica del violino che uno dei protagonisti suona.

- Domanda numero 6... È un testo impegnativo ed emotivamente intenso, che difficoltà hai superato?

A differenza degli altri miei romanzi, L’uomo del sorriso (Marchetti 2015) e Signora dei filtri (Marchetti 2017), dove mi sono dovuta documentare tantissimo e studiare, qui la difficoltà è stata tutta emotiva. C’è dentro un pezzo di storia della mia famiglia, rimaneggiata al punto che mia madre si è arrabbiata. Ci sono dentro stralci di vita di persone che ho conosciuto. Ci sono molte emozioni che conosco e anche parecchio di me.

- Domanda numero 6... La chiave di volta della tua storia?

Senz’altro la morte del piccolo Loris che fa da catalizzatore di tutti gli eventi.

- Domanda numero 7... Il menù di una probabile e fantasiosa cena dove inviterai i tuoi lettori ad acquistare il tuo libro.

Trattandosi di un romanzo ambientato nella mia città, fra strida dei gabbiani, spruzzi di salmastro e vento di libeccio, senza dubbio un’ottima cena di pesce accompagnata da un buon vino bianco frizzante.

- Domanda numero 8... Che programmi hai per il futuro?

Moltissimi: ho già terminato di scrivere un romanzo storico liberamente ispirato alla vita di Santa Margherita d’Ungheria e poi un altro dove ho lavorato a 4 mani con l’amica scrittrice Federica Cabras. Inoltre ho in animo di scrivere una storia collegata alla leggenda del Santo Graal.

- Domanda numero 9... Questo periodo storico è da egocentrici e svalvolati, la tua ricetta liberatoria qual è?

A volte bisogna avere il coraggio dell’egoismo senza smettere di rispettare il prossimo.

Mezza domanda... A che ora è?

 

A che ora è che cosa, Walter? Posso solo dirti che quest’anno il Pisa book ha un giorno in più, inizia giovedì 7 novembre e termina domenica 10. Io sarò presente allo stand per il firma copie nei pomeriggi di sabato e domenica.

- Patrizia, ti ringrazio per aver risposto alle mie domande, vorresti dire qualcos'altro ai nostri affezionati lettori?

- Leggete tanto, leggete bene. Insegnate ai bambini il piacere della lettura.

- Patrizia Poli che facciamo adesso?

- Boh? Facciamo un altro po' di training?

- Mmm... Dopo questa colazione, non ti andrebbe di fare un giro in vespa?

- Quella con il motore Kawasaki?

- No, l'ho scambiato con quello di una Tesla.

- Siamo già nel futuro?

- Questa cosa mi piace.

Molto bene, amici lettori, piace anche a noi se vi siamo piaciuti, ora io e Patrizia Poli saltiamo in vespa, forse gliela presterò fra un paio di settimane per andare al Pisa Book festival, ma, prima di andare a fare un giro, vi salutiamo e vi aspettiamo. Appena uscirà il suo romanzo – che prestissimo sarà disponibile su Amazon, Ibs, e su tutte le principali librerie on line, oltre che sul sito dell’editore, copertina ancora top secret - accorrete numerosi, non accalcatevi e prendete il numeretto della fantasia all'ingresso, vrooommm.

 

 

 

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Due alternativi al Book pride di Genova

20 Ottobre 2019 , Scritto da Walter Fest Con tag #walter fest, #poli patrizia, #eventi, #concorsi

 

 

 

 

Amici lettori del blog che è sempre acceso anche quando la luce è spenta, eccoci ancora con voi per, scusate il gioco di parole, illuminarvi la giornata. Sono la vostra signora dei filtri e sto aspettando, qui a Genova, fuori del Palazzo Ducale, quel bischero di Walter Fest. Mi ha detto "vado a prendere le sigarette e ritorno" e io, più bischera di lui, gli ho creduto, che gli possa cascare il pennello sui piedi, neanche fuma quel pazzo!
Walter finalmente arriva con una carrozza a cavalli.

 

- Ma scusa, Walter, la 500 dov'è?
 

- Patrizia, ho dovuto trovare un mezzo di fortuna, la 500 aveva problemi di assetto, sai com'è, con le nuove normative tutto funziona con la moneta elettronica e, dato che la mia è bella che scarica, ho dovuto optare per questa carrozza cavallina.
 

- Ma tu sai guidare un cavallo?
 

- Io no, ma lui sì.
 

- Lui chi?
 

- Mario.
 

- Il benzinaio?
 

- No, il robot, aspetta che te lo presento... Mario, saluta Patrizia Poli...
 

- Bonjour madame.
 

- Scusami Patrizia, non ho aggiornato il database e parla solo in francese, ti piace?
 

- Ciao Mario. Ah, sul tuo torace c'è scritto Mario- Hal 19000... oioi, non sai un parente di quello là?

 

- Tranquilla, madame, la serie 9000 era difettosa, è stata riparata.

 

- Uhm... Ma, almeno, su questa carrozza abbiamo tutti i confort della 500?
 

- Naturalmente sì, abbiamo anche un tapis roulant e una Jacuzzi.
 

- Walter, non ti avessi mai conosciuto!
 

- Dai, accontentati, Pablo Picasso l'ho portato in Vespa.
 

- L'avrei preferito.
 

Patrizia Poli e Walter Fest salgono a bordo della carrozza e, guidati da Mario il robot, prendono la Via Aurelia per ritornare alla base. Sono stati a Genova in occasione della terza edizione del "Book Pride Genova", fiera dell'editoria indipendente.

All'interno della fiera il Premio Calvino ha presentato un paio di autori new entry e promosso l'incontro, NON AVRAI ALTRO DIO FUORI DI ME. DISTOPICO, GIALLO E FANTASY NELLA NARRATIVA CONTEMPORANEA, un confronto sulle nuove tendenze che vedono gli autori dedicarsi maggiormente a generi che si allontanano dal realismo. 

Dopo l'incontro si sono intrattenuti con tutti gli interessati alla XXXIII edizione del premio Calvino, che vedrà scadere le iscrizioni il prossimo 28 Ottobre.
 

- Patrizia, come ti è sembrata questa fiera?
 

- Bella e interessante, non è stata hollywoodiana ma appassionatamente italiana verace, mi è piaciuto questo fermento culturale privo di pessimismo. L'ambito letterario, in questo mondo così fashion, appare di nicchia, e invece è una vera fucina di idee e proposte, sopratutto fra i giovanissimi.
 

- Case editrici indipendenti, autori emergenti, secondo te che futuro avranno?
 

- Davide ha sempre vinto contro Golia e poi, finché c'è fantasia, c'è speranza.
 

- Lo ammetto, io dipingo, e conosco poco il Premio Calvino, tu hai avuto l'onore di avere il tuo romanzo L'uomo del sorriso segnalato alla XXVI edizione, potresti dirci quali sono le finalità di questo premio prestigioso?
 

- Walter, la mia esperienza con il premio risale ormai a qualche anno fa, ma devo dire che mi sono trovata bene. Si tratta di un premio a pagamento, è vero, e la tassa di lettura non è leggera ma poi tutto si svolge con la massima serietà. La finalità è quella di scoprire talenti letterari, mettere in luce chi fino a quel momento è rimasto al buio, dar voce a chi non ne ha mai avuta. E' un'ottima piattaforma di lancio. La maggior parte dei finalisti trova una casa editrice. Personalmente, dopo la segnalazione, "per la struggente rivisitazione laica della vicenda di Gesù nella prospettiva di Maria Maddalena", ho avuto qualche contatto, e anche l'onore di essere recensita su L'indice dei libri del mese, poi ho trovato la mia strada con Marchetti, un piccolo e coraggioso  editore di Pisa.

- Patrizia, grazie a queste iniziative si guadagna l'immortalità, mi dispiace per Mario.
 

- Il benzinaio?
 

- No, il robot, questi nostri nuovi amici elettronici non potranno mai godere dell'arte e della cultura in tutte le sue espressività.
 

- Walter, puoi passarmi un panino con la porchetta?
 

- Certo, da bere il solito?
 

- No, vorrei del rum con il latte come William Turner.
 

- Sei pazza? Con la porchetta?
 

- Eh! La colpa è tua e delle tue pessime abitudini. Per esempio, ora dove stiamo andando?
 

- Ci troviamo sulla via Aurelia, direzione Livorno, ma, ora che ci penso, ho un dubbio, forse ho programmato male Mario, aspetta che glielo domando... Mario dove ci stai portando?
 

Mario ora parla in italiano con uno spiccato accento Francese.
 

- A vedere le ville del Palladio.
 

- Ma sono in Veneto.
 

- Patrizia, tranquilla, i cavalli che tirano questa carrozza sono alati e arriveremo fra 10 minuti.
 

- Comincio a sospettare che tu sia un parente del barone di Munchausen!
 

- Veramente non gli somiglio per niente, e poi sono "romano de Roma", tuttalpiù erede del Belli e di Trilussa, ma, in fondo, un uomo qualunque, fortunato a essere nato nel paese artisticamente (e non solo) più ricco del mondo.
 

Amici lettori della signoradeifiltri, Patrizia Poli e Walter Fest, su splendidi cavalli alati, stanno sorvolando per voi le favolose ville del Palladio. Seguiteci con la fantasia, prossima avventura fermata a sorpresa.

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METTI UNA SERA ALL'ARCILIUTO FRA PAROLE, COLORI E VINI

15 Ottobre 2019 , Scritto da Walter Fest Con tag #walter fest, #arte, #pittura, #musica, #eventi, #poesia

 

 

 

 

Amici lettori del blog più swing del web, eccomi di nuovo con voi per presentarvi un evento romano rivolto a tutti gli appassionati di arte, un appuntamento artistico accompagnato da "parole, colori e vini". E' questo il titolo dell'evento che si svolgerà in Roma, giovedì 17 Ottobre 2019, presso l'Arciliuto di P.zza Di Montecchio, 5.
Nel centro di Roma, all'interno di un prestigioso e storico palazzo, l'arte pittorica di Alessia Fedeli, il live music di Paolo Rainaldi, la poesia dialettale di Diego Mascoma si fonderanno con l'aroma di vini selezionati dalla cantina Gaffino, a cura del sommelier Daniele Graziano, leader di Dgexperience, grazie ad un sospiro di Malvasia, un Tubbo da sogno Merlot, un buon bastardo di Cabernet Sauvignon, tutti insieme accenderanno una bella serata da ottobrata romana.
Sono a bordo della mia 500 stracarica delle opere di Alessia Fedeli e ci stiamo recando all'Arciliuto per l'installazione delle opere. Non potete vedere l'artista perché è completamente ricoperta dalle sue opere, siamo in ritardo per l'inaugurazione, accendo il motore taroccato da Harley electra glide 1200, metto nel lettore cd Eric Clapton e partiamo a razzo.

 

- Alessia, com'è la sensazione di essere immersa nel colore?
 

- E' quello che ho sempre sognato!.. Ma attento alle buche, non vorrei bucare i miei dripping!
 

- Hai il dripping nel cuore, come ti sei avvicinata a questa tecnica?
 

- Dire grazie a Pollock è scontato, diciamo che dipingere sgocciolando il colore a quel modo mi fa sentire me stessa.
 

- Tutta colorata e frizzante?
 

- Sì, in fondo questa rappresentazione simbolica è come tutto quello che ci circonda, la vita è in bianco e nero, è bella solo in foto e al cinema, senza colore che vita sarebbe?
 

- La tua materia è densa e di spessore, vedendo le tue opere viene voglia di toccarle.
 

- Vabbè, toccarle magari no, ma con la fantasia i visitatori possono pure farlo, perché no? Proprio come noi adesso.
 

- Non male come idea, tutti i giorni vestirsi di colori, io mi prendo un Van Gogh e tu?
 

- Io Matisse.
 

- Alessia, ottima scelta, volevo chiederti, ma a questa mostra che andiamo a montare che succederà?
 

- Per rimanere in tema, una baraonda di colore i miei, poi una simpatica caciarata di poesie e storie in dialetto romanesco di Diego Mascoma, una figata di musica di Paolo Rainaldi, fra degustazioni sfiziose di stuzzichini e vini di qualità proposti da Daniele Graziano, insomma, il moderno che si fonderà con l'antico e la tradizione.
 

- Sono preoccupato.
 

- Walter, perché?
 

- Sono tutte cose che ai robot non piaceranno.
 

- E i robot che c'entrano? Mica sono invitati.
 

- Saranno il futuro.
 

- Ma noi rimaniamo umani.
 

- Hai ragione, ai robot un sospiro di Malavasia farà girare i circuiti stampati, a noi farà parlare d'amore per la vita, così come tutti i dialetti d'Italia e le bellezze artistiche del nostro paese.
 

- Walter, ma quando arriviamo?
 

- Alessia, apri gli occhi, siamo già dentro l'Arciliuto, l'atmosfera è piacevole, tutto è pronto, le tue opere, la poesia dialettale, la musica, il buon vino, tutto profuma di arte ci dispiace per i robot ma loro non lo possono capire, noi sì.
 

Amici lettori della signoradeifiltri, l'arte in ogni sua espressività è un qualcosa che fa bene al nostro animo, tutti noi vi salutiamo e vi aspettiamo al prossimo incontro, vi porterò in Liguria e saremo in compagnia di un famoso artista olandese, per ora i robot possono attendere.

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INTERVISTA IN GIRO PER L'ITALIA CON UN ARTISTA E UNA LETTERATA

11 Ottobre 2019 , Scritto da Walter Fest Con tag #walter fest, #pittura, #interviste, #le interviste pazze di walter fest

INTERVISTA IN GIRO PER L'ITALIA CON UN ARTISTA E UNA LETTERATA

 

 

 

 

Amici lettori della signoradeifiltri, siamo in autunno e tutto va bene. Beh, in effetti è la condizione che tutti desidereremmo, e così, per allietarvi la giornata, per voi che ci seguite con passione e trasporto, giustappunto a proposito di trasporto, oggi ho deciso di intervistare due personaggi invece che uno. La prima è Lorena Giardino, il secondo è un famoso artista ma, per non guastarvi la sorpresa, per ora non vi dirò chi è, lo scoprirete fra un po'.
Sono a bordo della mia Fiat 500 direzione Torino, per questa occasione ho cambiato il motore, ho installato un Aermacchi ATR 42, naturalmente ho rinforzato impianto di frenatura e semiassi e fra 10 minuti sarò sotto casa di Lorena.

 

- Ciao Lorena, forza, sali a bordo.
 

- Ciao Walter, grazie per avermi invitata.
 

- Lorena, perdonami se non te l'ho detto prima, oggi avremo con noi anche un altro ospite che devo intervistare: è una vecchia fiamma di Patrizia.
 

- E chi è?
 

- Lo vedrai dopo, mi raccomando, non ti emozionare, è molto famoso.
 

- Accipicchia che sorpresa!
 

- Lo andiamo a prendere alla stazione di Bologna e poi vi porterò a vedere un bel posto.
 

- Ancora una sorpresa?
 

- Beh, sì.


- Non dovrei fidarmi di te, girano delle chiacchiere artistiche sul tuo conto poco rassicuranti, ma farò un eccezione.
 

- E fai bene, i 150.000 lettori del nostro blog non si sono mai lamentati. Senti Lorena, vogliamo parlare del tuo nuovo libro? Mi dispiace che posso offrirti ben poco, il frigo è stato saccheggiato da William Turner, è rimasto solo un doppio panino con la porchetta a testa.
 

- Tranquillo, ho portato uno scatolone di Gianduiotti e un triplo thermos di Bicèrin.
 

- Un po' di dolcezza ci sta bene, Lorena, raccontaci della tua opera.
 

- Il titolo del libro è I discorsi dell'io fragile, sarà pubblicato da Libereria, ed è una raccolta di racconti e poesie introspettive sul tema dell'umana fragilità in tutte le sue sfaccettature. In sintesi, una panoramica a 360° sulla condizione umana, condita di una sana autocritica.
 

- Lorena, una consapevole conferma dei nostri limiti e del fatto che siamo, tutti, nessuno escluso, nonostante le apparenze, deboli e fragili?
 

-  Ebbene sì, a volte, sotto la maschera di invincibilità, ci riveliamo piccole foglie che cadono a terra.
 

- Lorena, ma se poi prendiamo tutte le foglie cadute a terra e, tutte insieme, le facciamo diventare una bella massa colorata, che potrebbe succedere ?
 

- Certo Walter, succede che tutti noi abbiamo un'energia che scaturisce dal colore dell'amore, che comunque è insito nei nostri cuori, insomma, l'unione fa sempre la forza.
 

- Pertanto, Lorena, possiamo dire che il tuo libro è un condensato di ottimismo?
 

- Naturalmente sì, basta guardarsi intorno, ad ogni negatività risponde una positività.
 

- Positiva come la copertina, bella l'immagine del ragazzo che sembra guardare al futuro, protetto da una staccionata posta su un prato verde, idealmente, secondo quanto simboleggiano i migliori valori del nostro "io", protetto da una barriera contro l'egoismo e la brutalità umana. Complimenti per la scelta grafica.
 

- Grazie Walter, per me questo libro è una ripartenza e ho avuto il piacere di non trovarmi da sola, che poi è anche la filosofia della mia opera, cercare sempre di non porsi nella condizione di rimanere in solitudine.
 

- E proprio per questo sei entrata in un bel team.
 

- Sì, di Liberiamo mi ha colpito l'entusiasmo, il voler lavorare in squadra e, come autrice, sentirmi parte di un progetto costruttivo a favore del lettore.
 

- Brava e complimenti, credo che questa storia potrà piacere anche a Caravaggio.
 

- Caravaggio? Proprio lui?
 

- Sì, eccolo là, ci sta aspettando.
 

- Ma quella è una donna!
 

- Eh già, ho dovuto farlo travestire da donna perché, sai come è, ti ricordi le 100.000 lire?
 

- Bei tempi.
 

- Infatti, ora immagina Caravaggio in treno assediato dai fan.
 

- Della pittura?
 

- No, delle vecchie lire. Eccolo che viene verso di noi, ora te lo presento.
 

- Signor Michelangelo, benvenuto, tutto bene il viaggio?
 

- Prima di tutto chiamami solo Caravaggio e poi, mannaggia a te e alla tua idea di vestirmi da donna!
 

- E' stata una precauzione necessaria.
 

- Walter, ma che te possino acciàccà (Caravaggio ha vissuto molto tempo a Roma) mica stamo a tèmtèsciòn àilànd!
 

- Vabbè dai, salta a bordo, al primo autogrill ti faccio vestire da cardinale. Ti presento Lorena Giardino, autrice del libro I discorsi dell'io fragile.
 

- Il piacere è tutto mio bella signora.
 

Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio (29/9/1571 Milano - 18/7/1610 Porto Ercole)
In seguito alla tragica epidemia di peste, giovanissimo, insieme alla famiglia, si allontana da Milano per tornare al paese di origine dei genitori. Per anni sarà un bravo apprendista presso vari artisti. Alla morte di entrambi i genitori, a circa vent'anni, lascia la Lombardia e inizia la sua avventura in giro per l'Italia. Sarà a Roma che il suo straordinario talento si affermerà,  determinante l'incontro con il cardinale Francesco Maria del Monte che, sostenendolo, lo renderà una star del momento e, grazie ai buoni auspici dell'alto prelato, il giovane avrà la possibilità di frequentare il jet set Romano, con relativi amici altolocati, appassionati della sua arte. 

Questi lo protessero nei momenti difficili, causati da comportamenti poco legali. Più volte arrestato e messo in carcere, l'artista sarà costretto a fuggire da Roma dopo l'omicidio di un uomo, in una delle sue solite risse. Condannato a morte per decapitazione, inizierà la sua peregrinazione, aiutato a fuggire. Dopo la latitanza in giro per il Lazio, raccomandato da personaggi importanti, scapperà a Napoli, dove realizzerà opere importantissime, ma la terra sotto i suoi piedi sarà sempre ardente, e così si imbarcherà per Malta con la speranza di diventare cavaliere e ricevere l'immunità.

Quando finalmente sembrava essere arrivato alla meta, per un nuovo alterco venne rinchiuso in carcere, da dove riuscì a evadere e a fuggire in Sicilia. A Siracusa sarà ospitato da Mario Minniti, un buon amico conosciuto a Roma. La permanenza in Sicilia gli farà riprendere fiato e gli darà il coraggio di ritornare a Napoli.

A Roma, intanto, papa Paolo V stava valutando l'annullamento della pena capitale. Caravaggio decise allora di tornarvi per chiudere definitivamente il conto con la giustizia. Imbarcato su una sorta di traghetto diretto a Porto Ercole, sarebbe dovuto scendere a Palo Laziale e, nel feudo della famiglia Orsini, attendere il condono, ma è qui che si compie un giallo: a bordo del traghetto, per una disattenzione, rimasero le opere importantissime dell'artista che avrebbero dovuto essere il lasciapassare per la sua libertà. Allora gli Orsini misero a disposizione di Caravaggio un'imbarcazione per ritornare indietro e recuperare il bagaglio, ma lo stress di una vita vissuta aveva compromesso lo stato di salute dell'artista, che non resse alla fatica di questa ultima vicenda ad alta intensità fisica e emotiva, e morì a un passo dalla felicità, in un alone di mistero, a Porto Ercole, il 18 Luglio del 1610.

Durante tutta la sua vita avventurosa sempre vissuta al limite, Caravaggio realizzerà grandissime opere, uniche e inimitabili, fra le quali "David con la testa di Golia" "Fanciullo con canestro di frutta" "Riposo durante la fuga in Egitto" "Giuditta che taglia la testa a Oloferne" " Conversione di san Paolo" " Crocifissione di san Pietro" "Amor vincit omnia" "Flagellazione di Cristo" "Cena in Emmaus" "La Deposizione".
 

- Signora Lorena, ma sa che il titolo del suo libro quasi mi calzerebbe a pennello?
 

- Per me sarebbe un grande onore.
 

- Vede signora, io, nonostante tutte le leggende sul mio conto, non ero un vero genio sregolato. Certo non ero neanche un angioletto, ma provate voi a perdere il padre con la peste e stare senza famiglia. Sapeste quanti morti ammazzati ho visto a Milano a causa di quell'epidemia ed io ero solo un bambino. Crescendo, il mio caratteraccio fu una reazione a quello che avevo passato. Ero piccolo e fragile ma non lo sapevo, ho vissuto con tutta la mia animosità, obbligato a scongiurare la paura che mi portavo dentro, per fortuna mi ha salvato la pittura. E poi, in fondo, da giovane per molti anni sono stato diligentemente un bravo apprendista senza battere ciglio.
 

- E poi che è successo?
 

- Crescendo non sono riuscito a domare il mio "io" fragile, venivo amato e odiato perché la mia pittura era troppo moderna, non c'era una via di mezzo, da un lato avevo grandi estimatori, da un altro feroci invidiosi del mio talento. E purtroppo tante volte finiva in rissa, ero solo un povero senza famiglia che non sopportava le ingiustizie. A proposito di ingiustizie, non è giusto che patisca la fame, Turner mi ha detto che su questo macinino avrei trovato qualcosa da mettere sotto i denti.
 

- Panino con la porchetta?
 

- Walter sei un grande!
 

- Signor Caravaggio, gradirebbe un bicchierino di Bicèrin?
 

- Signora Lorena, sarebbe meglio mezzo litro ma in presenza di una poetessa come lei non posso rifiutare.
 

- Caravaggio, ci puoi parlare della tua tecnica?
 

- Vedi, caro Walter, dopo aver lavorato per tanti anni al soldo di altri maestri, finalmente mi sono liberato, facendo uscire dal mio io la mia vera anima artistica: non più tele di formato ridotto ma grandi superfici dove l'osservatore poteva entrare con tutte le scarpe nella scena che avevo rappresentato, ogni dramma o immagine di gioia dipinta doveva essere vissuta dallo sguardo di chiunque con un'emozione che poteva essere di terrore, paura o gaia felicità e, dopo anni di gavetta da pittore in subalterno, avevo affinato una tecnica che mi aveva fatto vedere la potenza della luce dinanzi all'oscurità, l'esaltazione del lampo di luce divina sul buio più nero, volete sapere tecnicamente dov'è l'arcano?
 

- Sì.
 

- Cromaticamente un oggetto illuminato posto davanti ad un fondo di tonalità più scura fa sì che i colori dello stesso ne vengano messi maggiormente in risalto esplodendo di vitalità. Nelle mie opere i protagonisti dovevano parlare un linguaggio di luce che, modestamente, in tutto il mondo io solo sapevo accendere.
 

- Anche Turner non scherzava.
 

- Sì, ma lui mica era nato in Italia. A proposito, dove stiamo andando?
 

- A vedere le grotte di Frasassi.
 

- Spettacolari! Bravo Walter, sarà l'apoteosi della luce sulla tenebre sotterranee, la bellezza della natura incontaminata dall'operato dell'uomo!
 

- Signor Caravaggio si era dimenticato dei Gianduiotti.
 

- Lorena, la dolcezza è un arte. Forza Walter, dai tutto gas a questo trabiccolo e portaci nei meandri del sottosuolo a rimirare il miracolo e la bellezza della natura italiana.
 

Amici lettori, scenderemo all'interno delle grotte di Frasassi anche per voi. Se vi mettete un golfino, vi accompagneremo nel mondo della fantasia. Ci rivedremo al prossimo artista, sarà sempre un grande piacere.

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L'oroscopo letterario di ottobre

1 Ottobre 2019 , Scritto da Loredana Galiano Con tag #loredana galiano, #astrologia, #walter fest, #pittura

Disegno di Walter Fest

Disegno di Walter Fest

 

Lo stellium di pianeti che caratterizza il mese di ottobre nel segno dello Scorpione accende grossi fari negli abissi sotterranei e molto profondi per indagare e scoprire che c’è dell’oro anche dove vi sembra che ci sia solo melma.

Vi lasciate guidare dal vostro intuito, dalle vostre “strane sensazioni” e non vi fate spaventare da nulla, perché c’è sempre un’uscita anche dal labirinto più difficile, trasformando quest’occasione di difficoltà in grande opportunità!

A proposito del segno dello Scorpione, quali sono le letture più intriganti e preferite dai nativi del segno? Ovvio: i gialli e i thriller.

 

ARIETE: 21/3 – 20/4:  buttatevi e farete gol

Non vi sono mai mancate la grinta e la tenacia, la passione e l’energia, eppure questo mese vi trovate a voler far di meno, a selezionare le vostre attività e a concentrarvi su quanto di più caro avete. Il vostro pianeta guida, ossia Marte, vi fa uno sgambetto ma nulla toglie al vostro entusiasmo. Vorrà dire che farete appello alle vostre energie interiori.

Un giallo: “La gabbia dorata” di Camilla Lackberg. La regina del giallo torna con una nuova serie. Un noir intenso e drammatico su inganno, riscatto e vendetta.

 

TORO:  21/4 – 20/5:  una marcia in più

Urano spalanca con impeto le finestre della vostra vita permettendo una ventata d’aria fresca. Facile, vero? Per nulla, rispondete! Il vostro innato bisogno di stabilità si scontra con il destino che vi spinge a liberarvi da abitudini e certezza. Siete spaventati? Solo all’inizio, perché certi suggerimenti arrivano da voi, specie in quelle situazioni mandate avanti per abitudine ma non del tutto soddisfacenti.

Thriller: “Morte nelle Highlands”  amicizia, ossessioni e una trappola di ghiaccio. Non guarderete più i vostri amici nello stesso modo. Il thriller più atteso di questo anno, presto sugli schermi con una serie tv.

 

GEMELLI: 21/5 – 21/6: tutto sarà più facile con un pizzico di prudenza in più

Amate passeggiare in libertà tenendo sempre in mano la bussola della vostra intelligenza e della vostra ironia. Non vi manca il divertimento e quell’humour divertente e frizzante, un’ottima autodifesa dagli attacchi di Giove contro! Praticate meditazione all’alba e vi sentite subito meglio.

Un giallo: "Il detective Kindaichi” di Yokomizo Seishi. Uno dei romanzi di fondazione del mystery nipponico e l’esordio delle indagini del detective Kindaichi Kosuke. Un classico di livello internazionale.

 

CANCRO: 22/6 – 22/7:  spalancate le porte al divertimento

Siete infastiditi da Saturno e Plutone da lungo tempo e per stare bene dovete impegnarvi un po’. Per fortuna avete al vostro fianco quel genio di Nettuno che vi suggerisce le mosse giuste per superare ostacoli e imprevisti. Non servono nessun regime e nessuna strategia, ma solamente assecondare le vostre esigenze, ascoltare di più il vostro intuito e le vostre sensazioni, cogliere segnali e muovervi di conseguenza.

Un thriller: “Alice” di Barbara Abel. La diciottenne Alice, ritenuta responsabile dell’incidente stradale in cui muore il suo ragazzo, inizia in una spirale discendente. In questo thriller l’autrice svela le ombre di ogni scelta d’amore.

 

LEONE: 23/7 – 23/8:  a caccia di vittorie!

Giove dal Sagittario è quel tocco di calore che spezza la monotonia, che ridà ossigeno e forza ai vostri progetti. Una botta di vitalità, con le algebre che si fanno più semplici, la routine più accettabile, la passione fiammeggiante. Vi aiuta a parare i colpi e a essere sereni di fronte agli eventuali imprevisti.

Un thriller: “Una famiglia quasi normale” di Mattias Edvardsson. Lund, Svezia. Una famiglia normale. Borghese, istruita, illuminata. Fino al giorno in cui la polizia bussa alla porta: Stella è accusata dell’omicidio di un giovane insegnante.
 

 

VERGINE: 24/8 – 22/9:  in cima al podio!

Andate avanti con tolleranza e perseveranza, risoluti e decisi, entusiasti e pazienti, costruite le fondamenta dei vostri progetti con solidità e tenacia, alla faccia di Giove contrario che “smonta” il vostro entusiasmo e dilapida il vostro portafoglio. Nettuno fa capricci e vi fa sembrare irraggiungibile le vostre mete ideali.

Un noir: “Con tanto affetto ti ammazzerò” di Pino Imperatore. Il secondo noir umoristico della serie iniziata con Aglio, olio e assassino.

 

BILANCIA: 23/9 – 22/10:  grandi energie nell’aria

Vi preparate a giocare una partita con i compagni di squadra affiatati e leali. Vi sostengono ottimismo e vitalità. E non vi mancano le possibilità di centrare la rete per segnare goal importanti. E una cosa è certa: vincete sempre!

Un thriller: “Suicide Club” di Rachel Heng. Vivremo per sempre. Ma a quale prezzo? Un romanzo affascinante e provocatorio da un’autrice rivelazione negli Stati Uniti.

 

SCORPIONE: 23/10 – 22/11:  di tutto e di più

Bellissimo questo mese di ottobre con uno stellium nel vostro cielo a ricordarvi che potete darvi alla pazza gioia. E’ il momento di osare, di chiedere e di ricevere. Di avere una rivincita o un riscatto, di cambiare pagina, di suonare una melodia rock, di gridare finalmente all’Universo: ce l’ho fatta!

Un noir, “Sunburn” di Laura Lippman. Un formidabile noir d’autore dall’intreccio complesso quanto i personaggi che tratteggia.

 

SAGITTARIO: 23/11 – 21/12:  la strada per la felicità

Giove nel vostro cielo è la vostra carta jolly che allarga il vostro pensiero positivo, illuminandovi di simpatia, raggiungendo importanti traguardi, fornendo prova di creatività e ingegno. Serenità e fiducia, benessere e ottimismo sono gli ingredienti giusti per infornare un dolce ricco di rum e crema chantilly.

Thriller “L’ultima notte” di Catherine O’Connel. Sei amiche, tre segreti e un omicidio.

 

CAPRICORNO:  22/12 – 20/1:  rinnovamento e consolidamento

In quest’autunno siete partiti alla grande, il vostro ingegno e la vostra creatività viaggiano a mille, espandete il vostro giro d’affari, trovate il lavoro dei vostri sogni, soddisfate le vostre curiosità, prendete appuntamento per nuove collaborazioni e approfondite i vostri interessi, anche quelli per cui voi storcete il naso.

Thriller: “Il cadavere nel fiume” di Brian McGilloway. Il cadavere di un ragazzo viene rinvenuto in un parco lungo il fiume. C’è solo un indizio per identificarlo, il timbro di un locale gay. Incaricata di seguire il caso, la detective Lucy Black comincia a fare ricerche.

 

AQUARIO: 21/1 – 19/2:  non siate polemici e tutto andrà bene

Nonostante ci fossero dei grossi nuvoloni che oscurano il vostro cammino, non scordate che avete Giove che vi aiuta a scoprire e a mettere a frutto i talenti per superare imprevisti e ostacoli. E’ il vostro cuscino per cadere morbidi qualora ci fosse lo sgambetto di Urano, che non è altro un cambiamento da cavalcare per farvi vedere che oltre l’orizzonte si trova il meglio.

Thriller: “Non entrate in quella casa” di Romy Folck. La poliziotta Frida Paulsen  torna al paese natale per far luce sull’aggressione subita dal padre. Per lei rimettere piedi in quei luoghi significa rapire ferite mai sanate.

 

PESCI: 20/2 – 20/3:  aprite la vostra mente e tutto potrà accadere

Sapete benissimo di non aver timore di osare, di chiedere, di puntare in alto, sapete benissimo che il cielo premia gli audaci e anche chi non ha paura di esporsi in prima persona. Qualunque sia l’obiettivo da raggiungere questo è il mese giusto per mettercela tutta.

Giallo “Il delitto ha le gambe corte” di Christian Frascella. Il detective Contrera, con un braccio ingessato e l’esistenza a pezzi, si mette sulle tracce di una ragazza italo americana che ha investito un pusher ed è scomparsa nel nulla.

 

 

 

 

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Intervista con l'artista  WILLIAM TURNER

29 Settembre 2019 , Scritto da Walter Fest Con tag #walter fest, #arte, #pittura, #interviste, #le interviste pazze di walter fest

 

 

 

Gentilissimi amici lettori della signoradeifiltri, oggi vi andrebbe di spassarvela girando in lungo e in largo per il più bel paese del mondo? In nostra compagnia, con la fantasia vi scarrozzerò a bordo di una vecchia Fiat 500 per vivere un'avventura artistico/comica, e vi anticipo che non saremo soli, per ogni viaggio avremo un ospite, un artista importante che intervisterò per voi, allacciatevi le cinture, oggi sarà con noi William Turner.
Ho fatto rifornimento, dato una pulitina ai pannelli solari, sarà un viaggio lungo ma, grazie al nuovo motore, un fantastico Kawasaky 900 raffreddato ad aria, arriveremo in buon orario, la macchinetta del caffè è sempre pronta, il cassettino straripa di cioccolatini e il frigo bar è ben fornito.

 

- Ciao William, benvenuto a bordo.
 

- Ciao Walter, grazie per avermi invitato, ho saputo che hai già scarrozzato altri miei colleghi, dove andiamo di bello?
 

- William, hai qualche preferenza?
 

- Mi piacerebbe vedere la torre di Pisa.
 

- Che ci sia qualcosa di inconscio?
 

- Walter, non lo so, forse.
 

- William, io credo di conoscere il motivo della tua richiesta, ma te lo dirò dopo, ora partiamo... Ti piacciono i cioccolatini?
 

- Perché no?
 

- Serviti, sono nel cassettino.
 

A bordo della nostra 500, amici lettori di tutto quello che c'è non manca nulla, William Turner, con la proverbiale flemma inglese, guarda il panorama che ci scorre di fianco, gustando di buon gusto cioccolato e sorseggiando caffè. Non me lo ha detto, forse avrebbe preferito il tè, ma a bordo di questa 500, ci dispiace per lui, ma si beve solo il nostro oro nero che profuma.
William Turner nasce da una famiglia umile a Londra (1775 - 1851) e, come accade per gran parte degli artisti, scopre sin da piccolo la sua attitudine al disegno e alla pittura, una dote che servirà ad alleviargli i dispiaceri derivanti dalla propria condizione famigliare. Il disegno e l'acquarello, due tecniche facili ed economiche, saranno il suo linguaggio personale e gli indicheranno la strada futura. A 14 anni entra alla Royal Academy of Arts di Londra e da subito mette in mostra un talento straordinario. La permanenza in accademia gli dà la sicurezza nei propri mezzi e inizia a vedere il proprio orizzonte con maggiore coraggio. 
Esce dalle mura, immergendosi nelle verdi campagne londinesi per andare a disegnare dal vero.

Per disegnare dal vero serve occhio, mano ferma, tratto preciso e netto, pazienza e concentrazione, basta un raggio di sole, una nuvola che si sposta o il fischiettio degli uccelli per deviare lo sguardo dal cavalletto, ma il talento di Turner è inossidabile e la sua tenacia forte come una roccia, ogni anno che passa si allontanerà, chilometro dopo chilometro, per aumentare l'esercizio e l'esperienza: Bristol, Galles, Scozia e poi il gran salto, poco più che ventenne, in Francia e Svizzera. 
Il percorso formativo presso la Royal Academy, nonostante qualche critica ricevuta per il suo stile pittorico, naturalmente e normalmente fuori dagli schemi, è stato importante al punto da considerarsi una tappa fondamentale della sua carriera.

L'accademia era la sua casa e lo sarebbe stata fino alla fine, con le sue opere eccezionali avrà successo, fama, prestigio e numerosi estimatori. Un'altra pedina nello scacchiere della grandezza di Turner sarà, nel 1818,  l'incarico di illustrare "The Picturesque Tour of Italy " e pertanto si documenterà viaggiando in Italia da Torino verso Liguria, Lombardia, Veneto, Roma, Napoli. Un'esperienza che gli accese la luce, in modo fisico e metafisico. La luce e il sole italiano gli illuminarono la vista, l'arte e gli artisti italiani gli coltivarono la fantasia, purtroppo l'eccitazione creativa, che lo portò a sperimentare, gli procurò qualche critica. Invidia? Impossibilità a capire una pittura innovativa? Soliti e immancabili bastian contrari? Quando si è al top, anche questo può succedere, ma Turner, consapevole delle proprie convinzioni, continuò a viaggiare, Belgio, Francia, Olanda, ancora Italia, ormai aveva la luce nel cuore e nessuno lo poteva fermare, la luce è il contrario del buio e, fra la fusione di questi elementi, c'è un dinamismo di sfumature di colore che rendono le sue opere emozionanti, lampi di luce che squarciano le tenebre, la natura che mette in risalto incredibili colori, tutto si muove intorno a noi in un tourbillion di toni che fanno della pittura di Turner vera poesia.

La sua ricerca lo aveva portato a viaggiare e, se da un lato era stata benzina per il corpo, da un altro lui si era sfiancato fisicamente. Ormai in là con gli anni, capì che era giunta l'ora di staccare la spina e, per uno come lui che aveva vissuto una vita vera, il declino lo demoralizzò, nel 1846 si trasferì a Chelsea, latte e rum nel bicchiere gli smorzavano i ricordi, cercò di cancellarsi, rivelando ai suoi vicini di casa di chiamarsi Puggy Booth e, dopo essersi ammalato, morì settantaseienne il 19 dicembre 1851. Gli furono tributati solenni funerali e onori alla memoria, l'arte aveva perso un grande artista ma le sue opere contribuirono a dare una nuova lettura alla pittura.
 

- William, ti va di parlare?
 

- Certo, di che parliamo?
 

- Sono molti anni che volevo chiedertelo.
 

- Che cosa?
 

- Ma quella volta che ti sei fatto legare all'albero di una nave per vedere dall'alto gli effetti della tempesta in mare, non ti chiedo il perché lo hai fatto, ma il coraggio per farlo dove lo hai trovato?
 

- Walter, hai presente quando qualcuno crede fermamente nelle proprie convinzioni?
 

- Penso di sì.
 

- Appunto, ero così deciso, mi sentivo talmente in armonia con gli effetti della natura che sapevo di avere la complicità di qualsiasi evento atmosferico senza rischiare nulla, ero in pratica un cronista della natura più ribelle, superiore a qualsiasi forza umana, pertanto un testimone necessario per far sapere a tutta l'umanità che di fronte alla natura siamo impotenti e, di conseguenza, non avevo paura.
 

- E vabbè, però stare lassù era un po' da matti.
 

- Ero in missione per conto di Dio.
 

- Questa battuta la conosco, per caso hai visto i blues brothers?
 

- No, ma prima di salire su quella nave ho bevuto una doppia caraffa di latte e rum.
 

- Capisco... Senti, vorresti spiegare ai nostri lettori perché tutti gli artisti vanno controcorrente, tu eri perfino un accademico.
 

- Walter, i lettori di questo blog sono più scaltri di te, lo sanno pure i bambini che tutte le cose vecchie prima o poi vengono superate, e poi io non potevo farci nulla, il mio modo di dipingere era quello, un po' romantico, un po' fuori dagli schemi, in ogni caso, quando poi la ruota della vecchiaia si è fermata dalle mie parti, ho capito l'antifona e mi sono messo da parte, largo ai giovani.
 

- Fra vecchi e giovani non potrebbe esserci una via di mezzo?
 

- Certo che c'è e, quando verrà scoperta, tutta l'umanità sarà migliore.
 

- William! Hai finito tutti i cioccolatini!
 

- Per dirla tutta, anche la tazzina del caffè è vuota.
 

- Dobbiamo fermarci all'autogrill a fare rifornimento.
 

- Bene, me lo sono meritato un panino con il salame?
 

- Per la tua temerarietà su quella nave senz'altro, vuoi dell'altro?
 

- Come ti ho detto prima, vorrei fare un giro intorno alla torre di Pisa.
 

- Va bene, si può fare, sempre meglio che rischiare le botte come con Picasso...William, perché la torre pendente?
 

- Perché in tutto il mondo ce l'avete solo voi, perché è anche un fenomeno naturale unito all'estro dell'uomo che l'ha creata, perché è una grande opera d'arte, perché sempre da lassù c'è una luce universale, e poi perché, dopo questa scarrozzata con questo tuo macinino, salendo le scale a chiocciola mi sgranchirò le gambe, ti basta?
 

- Modestia a parte, in Italia abbiamo anche un sacco di altra bella roba.
 

- Walter, sono quasi invidioso se penso che porterai in giro nelle tue visite artistiche altri miei colleghi, mi fai un favore?
 

- Se posso.
 

- Se per caso sarà tuo ospite Piet Mondrian, invece del caffè, offrigli del Pernod e poi, per farlo arrabbiare, digli che ero più moderno di lui... Forza, adesso andiamo a Pisa, my ass is broken!
 

Amici lettori della signoradeifiltri, noi andiamo a Pisa, voi, se volete, come sempre seguiteci con la fantasia, in ogni caso ci rivedremo al prossimo tour artistico, avremo un ospite a sorpresa. Goodby.

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L'oroscopo di settembre

2 Settembre 2019 , Scritto da Loredana Galiano Con tag #loredana galiano, #astrologia, #walter fest, #pittura

Disegno di Walter Fest

Disegno di Walter Fest

 

Bentornato Autunno: il 23 settembre il Sole entra in Bilancia a determinare l’equinozio d’autunno. Il fascino di questa stagione, il cambio delle temperature, un momento della quiete dopo “la tempesta”, della camomilla incandescente prima di dormire (che puntualmente rimane sul comodino), l’amore per il lago, le spiagge semi vuote. Una fuga lontano anche solo di qualche ora, un picnic in riva al mare, un abbraccio che ti scalda il cuore, i baci che asciugano le lacrime, un biglietto per un concerto, una cena improvvisata a casa, le risate a crepapelle, sono queste le cose che fanno luccicare le giornate. Sono tante le cose per le quali vale la pena vivere, talvolta anche soffrire. I colori si attenuano, la musica diventa meno assordante, ognuno riprende il suo tran tran quotidiano, si riscoprono nuovi equilibri, si rompono quelli vecchi, si sciolgono vecchi schemi e se ne creano di nuovi.

Ad ogni segno è affidata una magia per festeggiare l’equinozio d’AUTUNNO.  

 

ARIETE:  21/3 – 20/4:  la magia dell’energia

Settembre potrebbe essere il mese giusto per stilare la lista di buoni propositi in ogni campo, avrete la costanza necessaria per seguire fino in fondo tutte le buone abitudini che esaltano il vostro benessere, il vostro rapporto con gli altri e il vostro lavoro. Ci sono diversi cambiamenti all’orizzonte, abbiate pazienza e rinunciate alle polemiche, esprimete i vostri punti di vista con fermezza ma senza imposizioni! Impegni lavorativi e familiari potrebbero chiedervi una dose di energia in più, purtroppo stress e svogliatezza sono dietro l’angolo, non fatevi divorare dal pessimismo, ma agite, come sapete fare voi.

 

 

TORO:  21/4 – 20/5:  la magia della natura

Energia e forza di volontà saranno accentuate dal passaggio di Marte positivo, che agirà sulla vostra vitalità come e meglio di un ricostituente. Se praticate sport, potreste migliorare le vostre consuete prestazioni, modellare la muscolatura o buttare giù quel paio di chiletti indesiderati. Salute e bellezza saranno nelle mani di Venere, che indica un ottimo periodo per affrontare cure cosmetiche e migliorare il benessere di pelle e capelli. Giove di transito nella vostra sesta casa agevola terapie e controlli se avete avuto qualche malessere o potrebbe aumentare il vostro interesse in merito all’alimentazione e alla cura del corpo secondo metodi naturali.       

 

GEMELLI:  21/5 – 21/6:  la magia del giocoliere

Sole, Mercurio e Venere di transito nella vostra quinta casa solare vi regalano fascino, simpatia, ottimismo, divertimento e tanta creatività! Riprendete la vostra vita in mano, nonostante Giove sia contrario. Riprendete a vedere il sole, anche se le vostre energie saranno in ribasso.  E’ arrivato il momento di prendervi cura di voi stessi e dei vostri bisogni, approfittare di questi ottimi periodi per apportare cambiamenti salutari nelle vostre abitudini e migliorare l’efficienza del vostro corpo. Se avete un desiderio, un sogno, un’opera d’arte da mostrare, è il tempo adatto per seminare le vostre competenze, per mostrarvi al mondo intero!

 

CANCRO:  22/6 – 22/7:  la magia dei sentimenti

Equilibrio e saggezza nell’amministrazione delle vostre forze dovranno essere il vostro mantra per buona parte del mese. Lo stellium di pianeti in posizione ostile potrebbe indicare maggiore attenzione in famiglia. No agli eccessi e allo stress, sì a lunghe passeggiate, a rinforzare il vostro tono muscolare, sì a frequenti coccole, giacché Venere contraria potrebbe far oscillare la vostra autostima. Il modo migliore per contrastare la configurazione tesa di settembre sarà intraprendere serenamente un percorso interiore di auto accettazione dei pregi e dei limiti che fanno di voi la persona unica e vera!

 

 

LEONE:  23/7 – 23/8:  la magia del potere

Bellezza, forza, serenità e volontà saranno le premesse dello stellium di pianeti in Bilancia. Sono tutti transiti che migliorano la resistenza allo stress, la salute e l’aspetto di pelle e capelli e vi aiutano a definire la muscolatura o a superare traguardi se praticate sport a livello agonistico. Avrete un’energia invidiabile, una carica di vitalità tale da illuminare d’immenso le vostre giornate frenetiche, dense di impegni, di obiettivi da raggiungere. Approfittate per compilare una lista di buoni propositi inerenti a salute e forma fisica. Brio e simpatia vi accompagnano nei vostri rapporti amichevoli e sociali. Vi affacciate alla vita mondana con curiosità e avete voglia di partecipare a feste e incontri culturali.

 

VERGINE:  24/8 – 22/9:  la magia dei riti quotidiani

In ottima forma, grintosi e vitali, siete pronti a sfoggiare un look da modelli. Un sogno:  Marte, padrino della forza muscolare e della volontà, sponsor di energia e dinamismo,  Venere, Sole e Mercurio, testimoni di bellezza, salute, fascino, ottimismo potrebbe diventare realtà, se vi impegnerete per ritagliarvi ogni giorno un piccolo spazio da dedicare al benessere del vostro corpo e alla forma esteriore. Incoraggiati dai transiti in corso, potrete contare su di una buona riserva di energia anche dopo una giornata densa di doveri lavorativi e familiari. Vedrete che all’impegno seguiranno fatalmente i risultati. Approfittatene anche per eseguire controlli medici o terapie estetiche o per definire una buona strategia per eliminare le abitudini nocive.

 

 

BILANCIA:  23/ 9 – 22/10:  la magia della bellezza

Sole, Mercurio e Venere sono tutti dalla vostra parte a donarvi simpatia, fascino, comunicazione, brio e socievolezza. E’ un magnifico momento per godervi la vita. Una voce fuori coro sarà la posizione di Marte che vi suggerisce un po’ di pigrizia. Non abusate di integratori, ma riposate di più fra amici e familiari. Prenotate un bel week end in una spa, prendetevi cura di voi, del vostro benessere, del vostro fisico. Frizzanti e disponibili accetterete tutti gli impegni pur di non rimanere soli.  Serve rilassarsi e soprattutto non pensare troppo. Godete  un massaggio profumato, un piccolo peccato di gola, amministrate con saggezza le vostre forze, evitando stress e sovraccarico di impegni, arriverete a fine giornata con un minimo di vitalità ancora a disposizione.

 

 

SCORPIONE:   23/10 – 22/11:  la magia del mistero

Sarete più pensierosi del solito e ciò vi porta alla scoperta di nuove letture e di nuove cure per il proprio benessere. Le energie non vi mancano, anzi, ma sarete comunque frenati da nuovi punti di vista e da nuovi modi di approcciarsi alla vita. Sapete che oltre il quotidiano c’è ben altro da conoscere. La curiosità per nuove discipline olistiche vi spinge a prendere appuntamenti presso centri benessere e scuole di pensiero, che vi portano ad una maggiore consapevolezza di se stessi. Avete abbastanza forza e grinta per affrontare nuovi percorsi e nuove vie alternative. Nettuno rafforza il vostro intuito e amplifica le vostre fantasie, siete alla ricerca di nuove realtà e di nuovi spazi, nuovi pensieri affollano la vostra mente, non rimane che riordinarli per attuarli!

 

 

SAGITTARIO:  23/11 – 21/12:  la magia del positivo

Un periodo all’insegna della condivisione di pensieri, di collaborazione e di equilibrio fra amici e conoscenti. Vitalità, benessere e socievolezza saranno ai primi posti fra la vostra scala di valori. E’ molto probabile fare un viaggio, conoscere nuove persone e iniziare un periodo molto proficuo per i propri progetti. La vostra mente è libera di fare quello che più piace, vi sentite belli e forti, non vi mancano le energie e la carica vitale per spostarvi da un posto ad un altro. La vostra vita riprende ad avere un senso, finalmente non ci sono più quegli ostacoli, che vi hanno costretti a stare fermi per diverso tempo. Saturno v’invita a rendere concrete le vostre idee, bando alle insicurezze che v’infligge Nettuno in quadratura. Indossate quel tocco in più che vi contraddistingue sempre: l’ottimismo!

 

 

CAPRICORNO:  22/12 – 20/1:  la magia della solidità

Con Marte positivo migliora la vostra resistenza allo stress, avrete un’energia invidiabile, una carica di vitalità tale da illuminare d’immenso le vostre giornate frenetiche, dense di impegni, di obiettivi da raggiungere. Probabilmente rischierete di strafare e di non prendervi cura di voi, addirittura vi sentite stressati e tesi, causa di Sole, Mercurio e Venere ostili, che non vi lasciano del tempo per voi, per la cura del vostro benessere, trascurando i vostri familiari e i vostri amici.  Dovreste stilare meglio la vostra lista delle  priorità, non mettete sempre al primo posto il lavoro, ma dovete esserci voi. Forse non siete ancora andati in vacanza, è arrivato il momento per scaricare quell’eccesso di stress tra una nuotata e un’altra.

 

AQUARIO:  21/1 – 19/2:  la magia della meraviglia

Marte vi suggerisce di affinare le vostre energie interiori, di percepire nuovi modi per tirar fuori quella grinta che spesso sapete di non avere. Lo stress e la vita frenetica non sono alleati del benessere e quindi non sarà male assecondare i tempi che il fisico chiede. Avrete l’incoraggiamento di Sole, Venere, Giove e Mercurio, che dipingono un quadro incoraggiante e protettivo, fonte di benessere psicologico, che vi metterà al riparo dall’insicurezza e dall’ansia. Inoltre, questi transiti positivi vi suggeriscono di affacciarvi e di curiosare in rete o in biblioteca su possibili nuovi posti da visitare o semplicemente iniziare un corso di studi che parli d’Oriente.

 

PESCI:  20/2 – 20/3:  la magia dell’immaginazione

Con Nettuno nel vostro cielo state navigando oltre oceano da diverso tempo. La vostra fantasia non ha limiti, i vostri pensieri sono sempre affollati nella vostra testa. Avete Sole, Venere e Mercurio di transito nella vostra ottava casa solare, il settore delle nuove discipline e di nuovi studi, che v’invita a iscrivervi ad un corso di esoterismo, a staccare la spina dal vostro quotidiano, per dedicarvi agli amici, all’amore, allo sport, ai vostri familiari e soprattutto a voi stessi. E’ il momento di adottare nuove abitudini, di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, di dormire di più, seguendo le indicazioni su integratori naturali. Le vostre energie non sono al top e la vostra forma fisica ha bisogno di coccole, non sovraccaricate la vostra mente di inutili pensieri, se dovesse succedere, tirateli fuori e scriveteli, potreste farne un capolavoro.

 

 

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14 AGOSTO, UNA FINALE E SE...?

14 Agosto 2019 , Scritto da Walter Fest Con tag #walter fest, #sport

 

 

 

 

E se da questa data in seguito, la visione e l'idea di calcio, non fosse più la stessa? E se non rimanesse un caso isolato? E se tanti tifosi e addetti ai lavori modificassero le proprie certezze e convinzioni? E se una donna arbitrasse bene una partita di calcio come i colleghi maschi? E se la conduzione arbitrale da parte di una donna potesse placare la violenza e la becera ignoranza alla quale troppe volte abbiamo assistito negli stadi? 
Amici lettori della signoradeifiltri, ad Istanbul, in Turchia, oggi, 14 agosto 2019, ore 21,00, si svolgerà la finale di supercoppa Europea, le contendenti saranno il Liverpool e il Chelsea, per un trofeo messo in palio dall'Uefa fra le vincitrici della Champions League e dell'Europa League edizione 2018/2019.
La partita è fra due team inglesi, una partita importante per la posta in gioco sportiva e per il prestigio che ne consegue, notoriamente le squadre britanniche giocano senza risparmiarsi fino alla fine dei tempi regolamentari con straordinario vigore agonistico. Alla Vodafone arena, questa sera, sarà pertanto uno spettacolo pirotecnico e, proprio per questo, dico che la designazione dell'arbitro dell'incontro non è stata casuale, arbitrerà per la prima volta una donna, la Francese Stèphanie Frappart, 35 anni, nel suo background recente anche la finale fra U.S.A. e Olanda a Francia 2019 dei mondiali femminili.
Sicuramente non mancheranno parallelismi con i soliti luoghi comuni e, a seguire, severi commenti ironici, ma sono sicuro che tutto verrà stemperato in questa ottima occasione che metterà tutti d'accordo con un segnale positivo di cambiamento. Alla fine vincerà lo sport e, al tirar delle somme, giungerà la consapevolezza che finalmente si può vivere un evento calcistico con gioia, passione e serenità perché è così che deve essere, a prescindere dal sesso o da altri motivi discriminanti.

Questa sera, sono sicuro, sarà magica per milioni di spettatori, assisteremo a un grande spettacolo sportivo e l'arbitro, una donna, al triplice fischio avrà dimostrato al mondo intero il proprio valore.

Amici lettori, tutta la redazione della signoradeifiltri vi augura buon Ferragosto e buone vacanze, everybody stay tuned, il vostro blog più colorato, anche sotto l'ombrellone rimarrà a farvi compagnia.

 

 

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Uno dei più importanti artisti Australiani, Sidney Nolan:  "Footballer"

1 Agosto 2019 , Scritto da Walter Fest Con tag #walter fest, #pittura

Uno dei più importanti artisti Australiani, Sidney Nolan:  "Footballer"Uno dei più importanti artisti Australiani, Sidney Nolan:  "Footballer"


 

 

Amici lettori della signoradeifiltri, eccomi di nuovo con voi per parlarvi di arte, e questa volta lo farò portandovi lontano, lontano al di là degli oceani. Il bello dell'arte è che, essendo un linguaggio universale,  non conosce limiti e confini, tutti possiamo parlare lingue differenti ma l'arte ci unisce diventando comprensibile per tutti. Per farvi un esempio, il colore rosso è red, rouge, κόκκινος, rojo, 赤,rood, ecc. ecc. ma, quando in tutto il mondo vediamo qualcosa di rosso, riconosciamo la tonalità a prescindere dall'idioma, e l'arte diventa magia e così, amici del blog che ama stupirvi, oggi vi parlerò di uno dei più importanti artisti australiani, nato e vissuto lontano dalla vecchia Europa. Signore e signori, vi presento Sidney Nolan e l'opera che ora andrò a descrivervi sarà Footballer.
 

Sidney Nolan (Melbourne, 22 aprile 1917 – Londra, 28 novembre 1992) 
 

Durante i suoi anni giovanili Sidney Nolan, che ancora non sapeva che un domani sarebbe diventato artista, passava le sue giornate vivendo con semplicità, frequentando gente comune che combatteva quotidianamente per sopravvivere. E si sa che, in queste condizioni, il rischio di prendere strade sbagliate è molto facile, ma Sidney Nolan - dotato di una intelligenza e di un istinto che lo portavano a interessarsi a tutto ciò che era cultura, desiderando un giorno di andare a vivere in Europa - salvò pelle e anima appassionandosi alla letteratura, e rimanendo folgorato dal mondo dell'arte allontanò i cattivi pensieri. 

Inoltre venne illuminato dalla poesia di Arthur Rimbaud, inizialmente pensando di diventare un poeta ma, probabilmente, poiché dotato di una spiccata manualità, insita nel proprio dna, preferì la pittura come linguaggio personale, prima studiando grandi pittori poi trovando, con le proprie capacità, la sua strada.

Utilizzando varie tecniche applicò tutto se stesso, con l'intento di emozionare l'osservatore di fronte alle sue opere. Per Sidney Nolan dipingere era rappresentare a suo modo tutto quello che quotidianamente lo circondava, la sua tecnica era diretta, una sorta di espressionismo istintivo. Poco spazio alla raffinatezza pittorica, molta sperimentazione, pochi colori caldi e luminosi per ammaliare e stupire, ma, da parte sua, arte come naturale rappresentazione di temi attuali, motivo di riflessione. 

Proprio per questo è stato un artista che ha saputo raffigurare al meglio, tramite il suo talento, l'immagine della sua terra. La sua serie di dipinti dedicati a Ned Kelly è stato uno dei lavori più importanti, Ned Kelly è stato un discusso fuorilegge che, alla fine dell'800, imperversava con la sua banda, come un moderno Robin Hood, contro le ingiustizie che subiva il popolo australiano, alimentando le leggende che narravano le gesta della "Kelly gang". Dopo essere sfuggito all'arresto per numerose volte, nel giugno del 1880, Ned Kelly venne intrappolato in una boscaglia e lanciò il suo ultimo assalto agli avversari a cavallo, indossando un'armatura artigianale, un elmo cilindrico, sparando con il fucile. Questa immagine di lui iconica potrebbe quasi venire paragonata a un cavaliere solitario in un confronto impari dall'atmosfera epica.
L'arte di Sidney Nolan apparentemente può sembrare semplice, quasi infantile, ma sono proprio i disegni dei bambini che sono i più spontanei e non dettati da condizionamenti, quindi vera arte. Quante volte vedendo Klee, Picasso, Kandiskij, Chagall lo abbiamo pensato? Opere di grandi artisti come realizzate da bambini ma grande arte di fantasia libera, che tutti possono facilmente comprendere emozionandosi.
L'opera che andrò a descrivere per voi è Footballer, del 1946, nel formato 120 x 90. Rappresenta un giocatore di calcio in primo piano, nel momento di scendere in campo, con alle spalle i tifosi rumorosi sulle tribune. Nel 1946 in tutto il mondo il gioco del calcio era un vero fenomeno popolare che entusiasmava la gente, un'onda di rivalsa sulle difficoltà della vita, la vittoria di una squadra, i gesti atletici dei calciatori erano come atti di eroismo e una rivincita sulle difficili condizioni di vita della maggior parte della popolazione, mentre le genti con migliori condizioni economiche prediligevano altri sport come l'atletica leggera o il nuoto o il tennis.

Con quest'opera Sidney Nolan ha rappresentato un giocatore spavaldo che sta per affrontare l'avversario, consapevole di dover onorare i propri tifosi, cogliendo pittoricamente proprio quell'esatto momento così importante per il gioco del calcio.  E, non a caso, l'artista, al termine della sua opera, richiedendo un parere a un semplice giardiniere, confermò che l'immagine sembrava reale, quindi Sidney Nolan capì che il messaggio che voleva tracciare era giusto.
Sidney Nolan è stato nominato cavaliere nel 1981 e ha ricevuto l'Ordine al merito nel 1983. È stato anche eletto membro onorario dell'American Academy of Arts and Letters e membro della Royal Academy of Arts. Ha esposto in tutto il mondo ricevendo numerosi consensi.
Amici lettori, vi aspetto prossimamente per parlare ancora di sport e di arte e sarà ancora un piacere.

My friend readers of signoradeifiltri, here I am again with you to talk about art, and this time I will do it by taking you far, far beyond the oceans. The beauty of art is that, being a universal language, it knows no limits and boundaries, we can all speak different languages ​​but art unites us, becoming understandable for everyone. To give you an example, the red color is red, rouge, κόκκινος, rojo, , rood, etc. etc. but, when all over the world we see something red, we recognize the tone regardless of the idiom, and art becomes magic and so, friends of the blog that loves to surprise you, today I will talk about one of the most important Australian artists, born and lived far from old Europe. Ladies and gentlemen, I present to you Sidney Nolan and the work I will now describe to you will be Footballer.

 

Sidney Nolan (Melbourne, April 22, 1917 - London, November 28, 1992)

 

During his early years Sidney Nolan, who still did not know that in the future he would become an artist, spent his days living simply, frequenting simple people who fought daily to survive. And we know that, under these conditions, the risk of taking the wrong paths is very easy, but Sidney Nolan - with an intelligence and an instinct that led him to take an interest in everything that was culture, wishing one day to go to live in Europe - saved life and soul by becoming passionate about literature, and being struck by the art world. So he got rid of bad thoughts.

He was also enlightened by the poetry of Arthur Rimbaud, initially thinking of becoming a poet himself but, probably, having a strong dexterity, inherent in his own DNA, he preferred painting as a personal language, first studying great painters, then finding, with his own abilities, his way.

Using various techniques he had the intent to excite the observer in front of his works. For Sidney Nolan painting was representing everything that surrounded him every day. His technique was direct, a sort of instinctive expressionism. Little room for pictorial refinement, a lot of experimentation, few warm and bright colours to captivate and amaze, but, for his part, art was a natural representation of current themes for reflection.

Precisely for this reason, he was an artist who knew how to best portray, through his talent, the image of his land. His series of paintings dedicated to Ned Kelly was one of the most important works, Ned Kelly was a controversial outlaw who, at the end of the 1800s, raged with his gang as a modern Robin Hood against the injustices suffered by the Australian people, feeding the legends that narrated the exploits of the "Kelly gang". After escaping arrest several times, in June 1880, Ned Kelly was trapped in a bush and launched his latest assault on horseback opponents, wearing a handcrafted armor, a cylindrical helmet, firing his rifle. This iconic image of him could almost be compared to a lone knight in an unequal confrontation with an epic atmosphere.

The art of Sidney Nolan apparently may seem simple, almost childlike, but it is precisely the drawings of children that are the most spontaneous and not conditioned, therefore true art. How many times have we thought of seeing Klee, Picasso, Kandiskij, Chagall? Works of great artists appeared as made by children, great art of free imagination, which everyone can easily understand by getting excited.

The work that I will describe to you is Footballer, from 1946, in the 120 x 90 format. It represents a soccer player in the foreground, when it comes to playing with noisy fans in the back. In 1946 the football world was a real popular phenomenon all over the world, a wave of revenge on the difficulties of life. The victory of a team, the athletic gestures of the players were like acts of heroism and a revenge on the difficult living conditions of the majority of the population, while the people with better economic conditions preferred other sports, such as athletics or swimming or tennis.

With this work Sidney Nolan represented a bold player who is about to face his opponent, aware of having to honour his fans, picturing precisely that exact moment so important for the game of football. And, not surprisingly, the artist, at the end of his work, requesting an opinion from a simple gardener, confirmed that the image seemed real, so Sidney Nolan understood that the message he wanted to trace was right.

Sidney Nolan was knighted in 1981 and received the Order of Merit in 1983. He was also elected an honorary member of the American Academy of Arts and Letters and a member of the Royal Academy of Arts. He has exhibited all over the world receiving numerous acclaim.

My friend readers, I am waiting for you to talk again about sport and art, and it will still be a pleasure.

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