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Le voci di Signora dei filtri: Adriana Pedicini, Nadia Banaudi, Valentino Appoloni
Oggi su Radioblog scopriremo 3 voci di Signora dei Filtri: Adriana Pedicini, Nadia Banaudi e Valentino Appoloni.
Radioblog: La Signora dei Filtri

Oggi RadioBlog inaugura la rubrica “Le voci di Signora dei Filtri”.
In questa rubrica cercheremo di fare conoscenza con i collaboratori di questo blog, conoscerne la storia professionale, le passioni, le letture preferite e molto altro ancora.
Non potevamo che iniziare con LA Signora dei Filtri, Patrizia Poli, scrittrice livornese, ideatrice e curatrice di questo blog che esiste e re - siste con un ottimo seguito dal 2012.
Ma “Signora dei filtri”, oltre ad essere l’epiteto che è stato simpaticamente attribuito alla nostra intervistata, oltre ad essere il nome del blog che ospita questa rubrica, è anche, e direi soprattutto, il titolo del romanzo di Patrizia che finalmente questa settimana approda all’editoria tradizionale grazie a Marchetti Editore.
Patrizia Poli sarà presente allo stand di Marchetti questo sabato e domenica in occasione del Pisa Book Festival, un’occasione in più per conoscere lei e la sua nuova uscita editoriale!
Intanto ascoltatela nell'intervista che vi proponiamo, buon ascolto!
Illustrazioni a cura di Eva Pratesi - www.geographicnovel.com
Musica: www.bensound.com
Per contattarci: radioblog2017@gmail.com
signoradeifiltri.blog ha compiuto quattro anni
Uso questo spazio moda che, incredibilmente, è uno dei più condivisi, per parlare un po’ di noi, del blog. A Novembre signoradeifiltri.blog ha compiuto quattro anni. Mi sembra di averlo aperto ieri, invitando alcuni amici a partecipare. Quattro anni sono volati mentre la redazione mutava. A volte, lo confesso, mi sono trovata da sola a scrivere, altre volte eravamo così tanti che non riuscivo a star dietro alla scaletta.
Attualmente mi ritrovo con tredici redattori e trenta amici esterni che hanno collaborato in questi anni e che a volte ancora ci inviano pezzi. Qualcuno è andato per la sua strada, due colleghi preziosi non ci sono più ma brillano nei nostri cuori. Trentottomila visitatori unici, sessantamila visualizzazioni di pagina. Per qualcuno saranno numeri irrisori ma per noi sono tutto, ne basterebbe anche uno solo e già ci farebbe contenti. E poi condivisioni su Facebook, Twitter, Pinterest e Linkedin.
Si può fare di più e meglio ma va già bene così. Siamo un blog collettivo, a più voci, dove ogni redattore scrive quello che vuole sull'argomento che preferisce, senza obblighi né tempi da rispettare; può inserire di tutto, dalle foto, ai video, alle riflessioni personali, al diario, alle poesie, ai racconti, ai resoconti di viaggio, alle recensioni di libri e film. Preferiamo tener fuori la politica per ovvi motivi. Una via di mezzo fra una rivista, un sito di critica letteraria e un blog personale. È una collaborazione volontaria e non retribuita. Unici requisiti sono la serietà e il saper scrivere in italiano corretto.
Siamo una specie di rivista dagli argomenti più svariati, persino le ricette di cucina. Prova ne sia che le rubriche più seguite sono state negli anni quelle sui piccoli paesi dell’Italia, la storia dalla fondazione di Roma al Medioevo, le ricette di cucina e questi miei ingenui post sulla moda. Certo i libri restano sempre al centro della nostra attenzione ma in modo originale. Non ci interessa essere sul pezzo dell'ultimissimo titolo uscito ma parliamo di qualsiasi cosa, anche di un vecchio best seller o di un classico. Non badiamo a chi stampa il libro, non abbiamo preconcetti o pregiudizi editoriali. Per noi vale il testo, quindi recensiamo di tutto, anche gli Eap, anche gli autopubblicati e persino i manoscritti inediti. In questo siamo molto controcorrente e un punto di riferimento per tutti i piccoli e sconosciuti che non hanno mai voce. Diciamo sempre la verità (che poi è soggettiva) a tutti, pubblicando anche recensioni negative.
Ecco, di libri già parlavo l’11 aprile del 1970, senza sapere che il mio futuro secondo marito quel giorno stava compiendo diciannove anni. “Ho molti giocattoli”, scrivevo, “fra questi non ce n’è uno che mi piaccia di più (ah… bei tempi quando anche i bambini usavano lo scomparso congiuntivo); gioco un po’ con tutti ma poi mi viene a noia e li metto da parte. L’unica cosa, ma non è un giocattolo, è il libro, quello lo leggo e lo rileggo mille volte. Libri ne ho molti, fiabe e racconti vari e mi piacciono bene illustrati. Per questo quando mi devono fare un regalo invece dei giocattoli preferisco dei libri.”
E ora veniamo a noi. Le giornate si allungano, la luce s’intensifica, il freddo si addolcisce. L’armadio è pieno di abiti con ancora il cartellino attaccato, ché qui, fra influenza e acciacchi vari, non è che si esca poi tanto. Vediamo, dunque, cosa ho comprato di nuovo in questi ultimi scampoli di saldi. Quattro oggetti che possono comporre un’unica azzeccata mise.
I jeans strappati ed elasticizzati… non ditemi che sono troppo vecchia per portarli ché tanto non vi do retta.
La t shirt grigia a maniche lunghe.
Il cardigan/ poncho
La collana di pietre colorate.
Un modo di vestire molto easy, comodo, in anticipo sulla primavera. Baci a tutte e tutti!
We are waiting for you!
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signoradeifiltri.overblog.com is a collective blog.
This is a blog of many voices, where each writer writes what he wants, on the subject he prefers, without any obligations or timetables to be met. It can be anything, from photos, videos, personal reflections, to poems, stories, travel accounts, reviews of books and films. It’s like many blogs into one, a mix between a magazine, a website of literary criticism, and a personal blog.
It is voluntary and unpaid.
The only requirements are seriousness and that the editors are able to write in proper Italian or English.
To enter our team you must first send a sample of your wrting to the address
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if you are accepted you can then start work
Some simple rules:
Write what you want, all topics are welcome, from recipes to gardening, with a preference for those of a cultural nature, without exception. Enter freely reviews of books and films, critical essays, but also short stories, poems, personal reflections, opinions, travel diaries, photos, videos, considerations of your personal experiences and your profession.
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We are wating for you!
Buona Pasqua da signoradeifiltri.blog
Una Pasqua triste, funestata dai tragici fatti di Bruxelles, che si sommano ai tragici fatti di Parigi e a tutti gli altri tragici fatti avvenuti in luoghi in cui l'odio irrazionale ha prevalso sulla vita, sul bene, sulla libertà e sulla pace.
Possiamo solo augurarvi il ritorno della speranza, che le forze del del male siano sconfitte e tornino a marcire nel loro medioevo retrivo e oscurantista.
BUONA PASQUA A TUTTI !!!!!
signoradeifiltri.blog cerca collaboratori
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Ciao! Stiamo cercando nuovi redattori.
La collaborazione è volontaria, non impegnativa e non retribuita.
Chiunque desideri collaborare può inviarci un testo di prova all'indirizzo mail
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oppure scriverci qui direttamente nella sezione CONTATTI.
Se il testo sarà ritenuto valido, entrerete a far parte della redazione e dovrete allora fornirci brevi cenni biografici e una foto.
Scrivete ciò che volete, tutti gli argomenti sono ben accetti, dalle ricette di cucina al giardinaggio, con una preferenza per quelli di natura culturale, senza alcuna preclusione tranne la politica. Preferiamo non occuparcene per non urtare la sensibilità dei redattori, che hanno tutti idee diverse, e dei nostri lettori.
Inviate liberamente recensioni di libri o di film, saggi critici, ma anche racconti, poesie, riflessioni personali, opinioni, diari di viaggi, foto, video, considerazioni inerenti le vostre esperienze personali e la vostra professione. In particolare ci mancano articoli su moda, costume, televisione e animali.
Vi aspettiamo!
Pinacoteca "Corrado Giaquinto"
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Bari, Pinacoteca “Corrado Giaquinto”
13 dicembre 2014 – 31 marzo 2015
Persone.
Ritratti di uomini, donne, bambini (1850-1950) da collezioni pubbliche e private pugliesi
mostra a cura di Clara Gelao
Fra le novità proposte della mostra Persone, che è stata inaugurata sabato 13 dicembre presso la Pinacoteca di Bari e che si qualifica come uno degli eventi più importanti nel panorama espositivo di fine d’anno, c’è un inedito di Silvestro Lega, firmato sul retro, raffigurante un giovane uomo dal volto serio e malinconico, bocca ben disegnata, occhi castani di forma allungata, capelli bruni corti e ben pettinati, vestito con una giacca di velluto marrone ad ampi revers, sulla quale spicca il triangolo bianco della camicia con collo a listino chiuso da un grande fiocco nero.
Il ritratto apporta un notevole contributo di conoscenza alla prima stagione artistica di Silvestro Lega e può essere collocato tra il 1850 e il 1860, trova il suo corrispondente stilistico più vicino nel noto Ritratto del fratello Ettore fanciullo della Pinacoteca di Brera. Anche la cromia, giocata come nel ritratto milanese su una gamma di tonalità spente e cinerine, illuminate delicatamente da una luce limpida e cristallina, portano in questa direzione, tanto da far pensare che il dipinto faccia parte di quel nucleo di ritratti realizzati dal Lega a Modigliana fra il 1855 e il 1857, quando il giovane pittore vi fece ritorno in preda ad una crisi di “carenza d’invenzione” e dove, pur compiendo frequenti puntate a Firenze, eseguì una decina, e forse più, di ritratti, alcuni su commissione, come quello del vescovo Melini, altri più intimi e personali, per parenti ed amici.
Il dipinto costituisce sicuramente uno dei tanti centri d’interesse della mostra, costituita da oltre 100 opere (pittoriche, scultoree, grafiche), datate o databili tra il 1850 (con poche eccezioni di epoca precedente) e il 1950, scelte tra quelle conservate nella stessa Pinacoteca barese e nei più importanti musei pugliesi, nonché in alcune collezioni private, anch’esse pugliesi, propone al grande pubblico una approfondita lettura del genere “ritratto” attraverso gli exempla forniti da alcuni noti artisti pugliesi (da De Napoli a Netti a De Nittis, da Toma ai Barbieri, da Cifariello a Martinez, sino a Speranza, Martinelli, Cavalli, Levi), aprendosi ovviamente ad accogliere anche interessanti opere “extraregionali” (Michele Cammarano, Enrico Fiore, Giuseppe De Sanctis, Giuseppe Costa, Enrico Lionne ed altri napoletani, un inedito di Silvestro Lega, opere di Romolo Pergola, Annibale Belli, ecc.) o addirittura di valenza internazionale (come il cileno, naturalizzato francese, Santiago Arcos y Megalde, morto nel secondo decennio del Novecento, autore di un finissimo Ritratto di signora, o John Singer Sargent, autore dello straordinario Ritratto di Vernon Lee).
Completeranno il percorso alcuni stralci e frammenti tratti da opere di scrittori dell’Otto e Novecento, veri e propri “ritratti” letterari, che dialogheranno con effetti intriganti con le opere esposte, mostrando le sintonie o le variazioni che intercorrono tra i due diversi “media”.
La mostra, a cura di Clara Gelao, è accompagnata da un catalogo scientifico edito da Mario Adda editore di Bari, contenente brevi saggi introduttivi nonché la riproduzione a colori di tutte le opere, corredate da schede scientifiche che vedono la generosa collaborazione di molti studiosi e storici dell’arte di diverse generazioni, alcuni dei quali impegnati nelle stesse istituzioni museali.
Sponsor Ufficiale
Pinacoteca “Corrado Giaquinto”
Via Spalato 19 / Lungomare Nazario Sauro 27 – Bari - Tel. 080/ 5412420-3-4-5-7 pinacotecaprov.bari@tin.it www.pinacotecabari.it
Ufficio Stampa Pinacoteca: Tel: 080/5412427 – Fax 080/5583401 pincorradogiaquinto@tiscali.it;
Il nostro nuovo forum, più un piccolo inedito.
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Salve a tutti dalla Redazione e da me che sono l'amministratrice del blog
Vi segnaliamo l'apertura di un nuovo forum, collegato a questo sito.
Potete iscrivervi, partecipare alle discussioni o crearne di nuove. Gli argomenti trattati saranno attinenti ai post del blog ma non solo.
In questo periodo non potevano mancare alcune riflessioni sul #Natale.
Come sarà il vostro? Deprimente, economico, da disoccupati, allegro, solitario, religioso, ateo? Siete allergici alle feste o vi fate contagiare dalla corsa ai regali e dalla magia del vecchietto con le renne? Avete già pensato al menù e a chi invitare? Preferite il presepe o l'albero? Il panettone o il pandoro?
Raccontatecelo, aspettiamo i vostri contributi. I più interessanti saranno pubblicati sul blog.
A noi di signoradifiltri piace immaginare un Natale semplice ma ricco di valori e di atmosfera, senza centri commerciali e file alle casse ma con il buon odore del muschio e delle pigne, con il calore di un ciocco che scoppietta in un camino a illuminare le facce di bambini felici per cose piccole piccole.
Avendo deciso di dedicare la settimana ad argomenti che, appunto, richiamano il Natale - con il nostro mitico hastag #unasettimanamagica - ho pensato anch'io di proporvi un piccolo brano tratto da un inedito che sto scrivendo. Eccolo:
"Ha chiesto di voltare il letto, Loris, non gli interessa più l’albero che sua madre ha finito di addobbare meglio che ha potuto. Lei ha fatto l’albero di Natale come fa tutte le cose, senza passione e per dovere. E lui non lo vuole vedere, preferisce il cielo lattiginoso di queste giornate corte, le cime degli alberi che si muovono nel vento. Gli piacerebbe che fosse già estate, poter scendere al mare, immergerci le caviglie. Ora sa che non sarà più possibile, l’ha capito dal dolore che gli mozza il respiro e si fa sempre più insopportabile soprattutto la notte. E l’ha capito da tante piccole cose, dagli occhi di mamma, dal pomo di Adamo di babbo che va su e giù, dalla mano di Zia Rosi che lo accarezza in silenzio. Il suo corpo rifiuta il cibo, lo stomaco rigurgita, di tornare a scuola non se ne parla più.
Loris prova a immaginare come sarà da morto ma non ci riesce. Pensa che ritroverà il nonno ma non ne è poi tanto sicuro. Vorrebbe chiedere aiuto a mamma e babbo, vorrebbe che non fosse proibito parlare di morte. Sarebbe un conforto, si sentirebbe meno solo, meno spaventato. È come affrontare un esame e non poterlo dire a nessuno, non poter dire ad un amico o alla famiglia, ehi, sai, domani ho l’esame di storia e me la faccio sotto perché non sono preparato. Lui non è preparato a morire. Ha paura che il dolore sia fortissimo, ha paura di soffocare, ha paura di rimanere solo e sperduto chissà dove. E non vuole rinunciare alla vita, nemmeno a questa vita. Anche da lì, anche dal riquadro della finestra vede grandi gazze bianche e nere saltare sull’orlo sbreccato del muro, vede la grandine rimbalzare in chicchi bianchi sul davanzale, vede le cime dei pini, delle tamerici e dei quercioli che si piegano nel vento, e, soprattutto, sente il rumore del mare. Non può vederlo ma sa che c’è, basta aprire la finestra ed arriva un salmastro salato ad intridere le coperte, i capelli, a sporcare i vetri. Non lo vede ma sa immaginarne tutte le sfumature, il celeste chiaro dei giorni belli, il fango della tempesta, il blu cobalto delle sere invernali al tramonto con qualche nuvolone nero in controluce. E le onde, piccole, grandi, fragorose, con le creste bianche e spumeggianti, a seconda se tira vento di libeccio o di scirocco o se, invece, c’è la tramontana che spiana l’acqua e la trasforma in un cristallo di rocca. Loris vuole rimanere vivo solo perché c’è il mare, lì a due passi, e un mondo dove c’è una cosa così bella non si può lasciare. E poi c’è Bingo, arrotolato accanto a lui, col suo pelo arancione, gli occhi gialli che capiscono, le orecchie dritte che ascoltano. Non vuole lasciarlo, non vuole che si senta abbandonato, che stia male come lui adesso sta male per il nonno.
Muove le mani abbastanza bene ancora ed è sempre stato bravo a costruire. Sta ritagliando un pezzo di cartoncino per farci la capanna. In casa non si è mai fatto il presepe, babbo e mamma non credono in Dio. Ma lui vuole la capannuccia, vuole il bue, l’asinello, Gesù. Li ha disegnati su un foglio bianco, li ha colorati e vuole incollarli dritti. Prende in mano la figurina del bambinello dentro la mangiatoia. È contento di come ha saputo disegnarla. La maestra lo ha sempre elogiato per i suoi schizzi. La tiene in mano fra pollice ed indice, tiene in mano Dio fra pollice ed indice. Un Dio fatto di carta da disegno.
“Fammi guarire, Gesù. Gesù, tu puoi, ti prego, ti prego, ti prego.”
“Cosa stai facendo, Loris?”
“Il presepe, qui non c’è mai stato.”
“Potevi chiedere.”
“Avete sempre detto che Dio non esiste. Ma a me ora serve.”
Suo padre si siede accanto al letto. “Loris io lo so che… che hai paura.”
Loris alza la testa, il cartone gli scivola dalle mani, la tempera macchia di verde il lenzuolo. È la prima volta che suo padre ammette una cosa del genere. E ora che sono al bivio, Loris non sa cosa dire. “Questo è il muro di dietro della capanna e quello è il tetto.” Poi le lacrime traboccano.
Francesco si china sui di lui, lo abbraccia come dovrebbe abbracciarlo la mamma, lo stringe forte. “Ti voglio bene, Loris, porca miseria, te ne voglio tanto e scusami se non te lo dico sempre, ad ogni minuto.”
Loris adesso singhiozza. “Babbo, non voglio morire, aiutami!”
“No, no… non pianger amore mio, ti aiuto io, ti accompagno, sono con te, ne parliamo se vuoi.”
Loris tira su col naso. “Sì, babbo, voglio che ne parliamo. Non lo diciamo alla mamma, però, è il nostro segreto.”