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Aldo Dalla Vecchia, "La tivù è tutta scritta?"

25 Giugno 2023 , Scritto da Patrizia Poli Con tag #poli patrizia, #recensioni, #televisione

 

 

 

 

 

La tivù è tutta scritta?

Aldo Dalla Vecchia

Isenzatregua edizioni, 2023

pp 194

12,00

 

Aldo Dalla Vecchia, l’Alberto Angela degli scrittori, colui che spiega in modo pacato, elegante e semplice concetti complicati. In questo agile manuale per aspiranti autori televisivi, ci illustra il mestiere di chi scrive testi per la tivù, cioè, appunto, l’autore di programmi.

La prima parte è tratta dalle lezioni che Dalla Vecchia tiene al Master Fare TV dell’Università Cattolica di Milano, e si basa sulle sue sperienze dirette, sulla sua biografia professionale. La seconda parte ospita testimonianze di grandi firme della televisione, come Duccio Forzano o Luca Tiraboschi, per citarne solamente due. La terza parte è un glossario di termini tecnici televisivi, utile per gli addetti ai lavori ma anche per il telespettatore comune.

Ciò che si evince dalla lettura di questo libretto è che dietro ogni programma, anche il più essenziale – anche quello fatto di due sedie, un intervistatore e un intervistato – c’è un enorme lavoro certosino di squadra, ci sono persone e strutture gerarchiche aziendali che si affannano dal primo mattino fino a tarda sera. Un mestiere senza orari, senza festività, senza tregua.

La tivù è tutta scritta? Parrebbe di sì, almeno per la maggior parte dei programmi. Persino gli imprevisti sono in realtà previsti, con soluzioni ad hoc da adottare sul momento e nell’eventualità. Più tutto sembra scorrere con leggerezza e senza sforzo, e più dietro al programma c’è un buon lavoro. Questo – per inciso– vale anche con la narrativa.

Dalle varie interviste trapela una certa nostalgia per la televisione del passato, soprattutto quella sperimentale degli anni 90. “Eravamo liberi” dicono in molti. C’è rimpianto per quella creativa indipendenza, perduta a favore dell’acquisto di collaudati format stranieri. Nessuno più osa inventare un programma di sana pianta, perché le novità potrebbero spaventare gli sponsor. Contrariamente a quanto avveniva in passato, la tivù di stato è oggi più innovativa di quella commerciale, poiché non dipende esclusivamente dalla pubblicità per sostenersi. E l’auditel non è solo quella del giorno successivo ma la performance del programma durante tutta la settimana seguente, su tutti i mezzi e le piattaforme su cui è stato reso disponibile.  

Come sempre tanto amore per la televisione, passata e presente, un mezzo adesso in totale evoluzione, non più relegato alla scatola magica ma declinato su più device, dal tablet al telefonino. Una passione lunga trent’anni per Dalla Vecchia, e radicata nell’animo di tutte le voci che compongono il coro di questo amabile testo.

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