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signoradeifiltri.blog (not only book reviews)

Stephenie Meyer, "Midnight Sun"

19 Agosto 2020 , Scritto da Patrizia Poli Con tag #poli patrizia, #recensioni

 

 

 

Midnight Sun

Stephenie Meyer

 

Atombooks, 2020

pp 756

 

 

Dovevo comprarlo per forza. Ho letto tutta la serie di Twilight e ho visto tutti i film, dal primo all’ultimo. Questo nuovo capitolo della saga dei vampiri vegetariani non potevo perdermelo. Non è un sequel, non è un prequel, Midnight Sun, è qualcosa di inaspettato e sicuramente inusuale. È il primo libro della serie, Twilight appunto, riscritto da cima a fondo con un cambio di prospettiva.

Tutte le vicende del libro, l’archetipica storia de La bella e la bestia, l’incontro alla scuola superiore di Forks, fra Bella Swan ed Edward Cullen, la scoperta che lui non è un ragazzo qualsiasi ma un vampiro, l’entrata di Bella nella famiglia Cullen, la caccia da parte del sanguinario segugio James e il salvataggio, non sono più viste dalla parte di lei ma di lui. Non c’è più il punto di vista di una ragazza goffa ma intelligente, ruvida ma sensibile, bensì quello di Edward, l’adolescente centenario, il vampiro ribelle che non si accontenta di essere un mostro e sceglie di vivere fra gli umani.

Il romanzo ha due difetti. Il primo è che la capacità di leggere nel pensiero di Edward, e quella di prevedere il futuro di sua sorella Alice, combinate insieme, in certi momenti rendono faticosa la lettura. Anche l’azione finale è un po’ troppo meticolosa e accentuata, come se il romanzo fosse diviso in due parti distinte, la prima romantica e la seconda di pura azione. L’altro difetto è che, forse, mi sarei aspettata un'operazione un po’ più alla Anne Rice, con maggiore spazio dato alla vita precedente di Edward, al suo lungo secolo da vampiro. Ma Stephanie Meyer non è Anne Rice. Lei punta sul qui ed ora, sullo sviluppo di un sentimento impossibile, sull’attrazione negata e contrastata, sul senso di colpa e sulla paura del rifiuto.

Edward ha già rinunciato al suo passato da killer, lo ha fatto grazie a Carlisle, il personaggio della saga che amo di più in assoluto, le cui caratteristiche principali sono l’empatia, la dolcezza e l’umanità. Il secondo mutamento lo farà grazie all’incontro con Bella, un’anima generosa e sensibile, una persona buona e disinteressata, capace di sacrificio e dedizione. Sono i due poli Carlisle e Bella a trasformare il vampiro Edward da mostro in essere umano, in grado di compiere scelte etiche.

Forse la parte del romanzo che preferisco è la vita di Edward con la famiglia, i suoi pensieri e gesti nei rari momenti in cui non è con Bella. Qualcuno ha persino fatto notare che la storia si fa più interessante quando Bella esce di scena e ci libera della sua presenza ingombrante, quando possiamo penetrare l’oscurità e il tormento di un essere immortale che aspira alla redenzione e lo fa per la propria anima, ma soprattutto per amore. Un amore che – per quanto quello di Bella ci fosse sembrato grande – è qui enorme: quando un vampiro ama è per l’eternità, quando un vampiro ama, cristallizza per sempre il celeste momento dell'inizio dell'innamoramento.

Benché questo ultimo romanzo non possa comunque competere col primo, rimane il fascino dell’amore strano e impossibile, rimane l’attrazione di una materia conosciuta e amata. In sostanza, un libro per fan della serie, che non aggiunge nulla di nuovo ma è comunque un gradevole approfondimento, uno sviluppo di motivi e sentimenti che ci riporta piacevolmente indietro, alla magia del 2008.    

 

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