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Guelfo Civinini

7 Dicembre 2015 , Scritto da Patrizia Poli Con tag #poli patrizia, #personaggi da conoscere, #poesia

Guelfo Civinini (1873 – 1954) è nato a Livorno solo perché i genitori vi si rifugiavano per sfuggire alla malaria.

Ha vissuto principalmente a Roma, dove si è spento nel 54, ma la sua vita è stata particolare, piena attività che ne fanno un personaggio interessante, al di là della scrittura.

Corrispondente del Corriere della Sera, fu inviato di guerra in Libia e in Grecia, seguì l’impresa di Fiume di d’Annunzio e aderì al fascismo, diventando uno dei firmatari del “Manifesto degli intellettuali fascisti” ma, dopo le leggi razziali e il patto con la Germania, si distaccò dall’ideologia di Mussolini fino a diventare scrittore “non gradito” al governo.

Fra le due guerre viaggiò molto, soprattutto in Africa orientale, dove realizzò il documentario Aethiopia per conto dell’Istituto Luce. Organizzò persino una spedizione alla vana ricerca di un esploratore morto.

Comprò sull’Argentario la Torre di Santa Liberata, compiendovi degli scavi che portarono alla luce una villa romana.

Una figlia gli morì suicida nel 29.

La sua produzione parte dalle poesie crepuscolari di L’Urna e I sentieri e le nuvole - che lo fanno rientrare a pieno diritto nel Decadentismo, con una visione intimista, malinconica e sfiduciata - passa attraverso la produzione teatrale per sfociare nel verismo delle novelle, basate sui ricordi d’infanzia e sull’ambiente maremmano ma anche africano.

Rimane famoso soprattutto per aver scritto il libretto de La fanciulla del West musicata da Giacomo Puccini.

Guelfo Civinini (1873 - 1954) was born in Livorno only because his parents took refuge there to escape malaria.

He lived mainly in Rome, where he died in 54, but his life was particular, full of activities that make him an interesting character, beyond writing.

Correspondent of Corriere della Sera, he was sent to war in Libya and Greece, followed the business of Fiume of d'Annunzio and joined fascism, becoming one of the signatories of the "Manifesto of fascist intellectuals" but, after racial laws and pact with Germany, he detached himself from Mussolini's ideology until he became a writer "unwelcome" to the government.

Between the two wars he traveled extensively, especially in East Africa, where he made the documentary Aethiopia on behalf of the Istituto Luce. He even organized an expedition in vain to find a dead explorer.

He bought the Torre di Santa Liberata on the Argentario, carrying out excavations that brought to light a Roman villa.

A daughter died of suicide in 29.

His production starts from the twilight poems of L'Urna and The paths and the clouds - which make him fully fall into Decadentism, with an intimate, melancholic and disheartened vision - passes through theatrical production to flow into the realism of the novels, based on childhood memories and on the Maremma but also African environment.

He remains famous above all for having written the libretto of La fanciulla del West set to music by Giacomo Puccini.

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