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Pietro Vigo

23 Luglio 2015 , Scritto da Patrizia Poli Con tag #poli patrizia, #personaggi da conoscere

Pietro Vigo (1818 - 1889) era figlio di un tipografo editore molto conosciuto a Livorno, fu scrittore, critico letterario e professore. Insegnò con alterne vicende soprattutto all'Accademia Navale, almeno fino a quando essa contemplò anche l'istruzione umanistica nei programmi. Non insegnava volentieri, tuttavia, parendogli gli studenti maleducati e svogliati. Si ritrovò anche alle prese con il fallimento dell'attività ereditata dal padre e mal gestita dal fratello e questo, più altre fobie, lo indusse in depressione. Negli ultimi anni della sua vita non fu lontano dall'uscire di senno. Profondamente religioso, fu terziario francescano.

La sua attività principale, la più amata era, però, quella di storico. Occuparsi di storia, per lui, significava arrestare il tempo, riportare in vita il passato, schierare gli anni morti "di nuovo in battaglia". Si dedicò gratuitamente alla costruzione dell'archivio storico cittadino, raccogliendo in due stanze preziosi documenti un tempo sparsi in varie sedi.

La sua guida di Montenero, dove Vigo villeggiava spesso, è una fonte pregiata, e una lettura gustosa che ricrea il mondo ottocentesco, raccontandoci paesaggio, cenni storici, aneddoti, itinerari, personalità in visita, e tutto ciò che caratterizzava, allora come adesso, quello che Vigo stesso definisce "il ridentissimo colle".

louisstott.wordpress.com

Pietro Vigo, Montenero in www.infolio.it

mercantilivornesi.wordpress.com

Pietro Vigo (1818 - 1889) was the son of a well-known publisher and typographer in Livorno, he was a writer, literary critic and professor. He taught with ups and downs especially at the Naval Academy, at least until it also included humanistic education in the programs. He did not willingly teach, however, tos rude and listless students. He also found himself grappling with the failure of the business inherited from his father and badly managed by his brother and this, plus other phobias, led him into depression. In the last years of his life he was not far from going out of his mind. Deeply religious, he was a Franciscan tertiary.

His main activity, the most loved, however, was that of a historian. For him, dealing with history meant stopping time, bringing the past back to life, deploying the dead years "again in battle". He devoted himself free of charge to the construction of the city's historical archive, collecting precious documents once scattered in various locations in two rooms.

His guide of Montenero, where Vigo often vacationed, is a valuable source, and a tasty reading that recreates the nineteenth-century world, telling us about the landscape, historical notes, anecdotes, itineraries, visiting personalities, and everything that characterized, then as now, what Vigo himself defines "the delightful hill".

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