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Dieci domande a: Flavia Spadiliero

16 Agosto 2018 , Scritto da Walter Fest Con tag #walter fest, #interviste

 

 

 

 

Amici lettori di Letture da Metropolitana e di signoradeifiltri, oggi abbiamo nostra ospite Flavia Spadiliero, una scrittrice non più giovane ma vi garantisco che, in mezzo a voi giovani di belle speranze, la nostra amica non stonerebbe. Voi direte "E grazie, è più esperta". Sì, senza dubbio con gli anni si acquisiscono tante di quelle informazioni che rendono la vita più facile, ma in ogni caso c'è qualcosa per cui non conta l'età ma quello che si ha dentro e, a quel punto, siamo tutti uguali e può succedere che un giovane sia vecchio e, invece, un anziano sia più giovane e questo si chiama cuore, un motore che muove la mente e che, nel momento che si scrive, azzera tutto.

Flavia, penna alla mano, dimentica i capelli argento, sale su un cavallo chiamato sentimento, e comincia a galoppare con passione fra parole scritte non per fare scena ma per emozionare, e, potete credermi, averla con noi in Letture da Metropolitana è un gran vantaggio, oltre che un vero piacere. In vita sua ha scritto tanto e il materiale non le manca ma non ha mai pubblicato un libro tutto suo. Sono sicuro, siamo tutti sicuri, che un giorno lo farà. Che poi, a dirla tutta, lei non è un'"ambiziosa", non le interessa atteggiarsi, non vorrebbe mostrare alle amiche le sue pubblicazioni gonfiandosi il petto.

Molte volte è inutile scrivere libri che verranno dimenticati mentre altri finiranno tristemente nel cassonetto della differenziata, ma questo è un altro discorso. Flavia, saggiamente, in una risposta spiega anche perché lei scrive le sue cose su Letture da Metropolitana con gioia per tutti noi, per coloro che sul bus e in metro vogliono assaporare qualche minuto di piacevole lettura prima di entrare nella giungla quotidiana. Eppure, un giorno quel libro che si sfoglia con le mani sarà realtà.

Molto bene, ecco le 10 domande per la nostra amica:

 

1) Non posso fare a meno di chiederti... perché scrivi?

Scrivo per passione, senza crederci troppo perché non sono una scrittrice, diciamo che amo quello che scrivo, bello o brutto che sia.

 

2) Invecchiando si impara o si insegna?

Non ho ancora capito se ho imparato, certo è che non so cosa insegnare, tutti sanno molte più cose di me. Imparo.

 

3) A proposito di letteratura, si stava meglio quando si stava peggio?

Negli ultimi anni molti pseudo scrittori hanno pubblicato cose scadenti ma sono molti anche quelli che sanno scrivere bene con umiltà e senza vanterie, leggo cose molto belle di giovani sorprendentemente ben preparati. Non credo si stesse meglio, era indubbiamente diverso, né meglio né peggio di com'è ora.

 

4) Che diresti a chi copia e incolla?

Finitela di fare il gioco del nascondino, se non sapete scrivere lasciate perdere e dedicatevi a cose più alla vostra portata.

 

5) Una sperimentazione letteraria che ti piace?

Mi piacciono molto i racconti a più mani, come il nostro ultimo da cui è nato un libricino molto interessante e divertente Mercurio Solido. Non è una cosa da poco perché è un mix di punti di vista senza gelosie. Davvero molto bello anche Gli Investigautori, dove ci siamo cimentati in un giallo tutto da ridere. Facciamolo ancora.

 

6) La deculturizzazione è colpa di chi?

La deculturizzazione è una delle disgrazie del nostro paese, voluta dai vari ministri della pubblica istruzione, mirata a tirare su una classe di ignoranti manovrabili. Un popolo ignorante si può dominare facilmente, chi legge e si accultura non si può più sottomettere perchè un cervello libero non si fa dominare.

 

7) Il libro antico ma più moderno di tutti.

Questa domanda mi mette in imbarazzo. Come forse non sai, amo gli antichi filosofi che, dopo tutti i millenni, ancora insegnano, a parte Aristotele, arrivato ai vertici del cristianesimo solo perché ha incontrato i favori di Agostino da Tagaste. Sono affascinata da Platone e dai discorsi su Socrate, quindi penso che abbia ancora molte cose da insegnare. Ovviamente è solo il mio modesto parere perché sento già levarsi il coro di proteste.

 

8) Sei in cattedra e davanti a te hai 24 giovani: che gli diresti?

Se avessi 24 giovani davanti, non saprei cosa dire, sono sicura che sanno molte più cose di me. Potrei suggerire di leggere, leggere tutto quello che capita a tiro, anche la pubblicità, non fosse altro che per rimarcare gli errori grammaticali. Ricordate che un uomo/donna che legge mette in moto il cervello e diventa pericoloso per il potere.

 

9) Che cosa renderesti obbligatorio a scuola?

A scuola renderei obbligatoria l'educazione sessuale, per insegnare ai giovani il rispetto per l'altro. E, seconda ma non meno importante, educazione civica, per far sapere ai cocchi di mamma che non ci sono solo loro al mondo e gli altri meritano tutto il rispetto (tipo non parcheggiare al posto dei disabili) e sarebbe un elenco lunghissimo.

 

10) Che cosa vorresti chiedere ai lettori di Letture da Metropolitana e di signora deifiltri?

Ai lettori  vorrei chiedere un po' di partecipazione in più, non dovete aver paura di leggere e commentare gli altri. E' la legge del libero scambio: io leggo e commento te e tu fai altrettanto. Grazie.

 

Flavia grazie a te da parte di tutti. Ti aspettiamo con simpatia al tuo prossimo lavoro.

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