Un brodo caldo d'estate
20 Giugno 2021 , Scritto da Walter Fest Con tag #walter fest, #recensioni
Brodo caldo per l'anima
Jack Canfield, Mark Victor Hansen, Amy Newmark
Armenia, 2012
Non sono io che cerco i libri ma sono i libri che cercano me. Eh già, perché, ancora una volta, un libro significativo mi è capitato casualmente fra le mani senza che io lo volessi. Il libro in questione è Brodo caldo per l’anima di Jack Canfield e Mark Victor Hansen, sotto titolo “storie che scaldano il cuore e confortano lo spirito”.
Sinceramente non mi aveva attirato il titolo; senza occhiali, da vicino, neanche lo avevo letto, ma la copertina aveva una texture delicata, il libro era di piccolo formato ma robusto e corposo, si tuffò da solo nelle mie mani. Inizialmente ero scettico, perché il titolo lasciava poco spazio alla fantasia, sarebbe stato molto più musicale in lingua originale “Chicken soup for the soul”. Non vi sembra che suoni meglio?
Ok, tagliamo corto, il libro è una raccolta di storie ambientate in Usa, tutto parla degli usi, delle abitudini e di un certo modo di vivere di quella bella nazione. Storie e racconti che sembrano troppo belli per essere veri, storie così strappalacrime da sembrare impossibili, tutto raccontato come in un film.
A proposito della settima arte, definiamo “americanata” quei film spettacolari che solo la cinematografia made in Usa sa realizzare. Questo libro, di primo impatto, così mi è sembrato. Vi faccio un esempio a pag. 134: “se non chiedi, non ottieni. Ma se chiedi, sì”. Insomma, una coppia senza disponibilità economica doveva recarsi in un'altra città per una certa cosa, come raggiungere l’obiettivo? Spiegando il progetto e chiedendo con gentilezza a destra e a manca, biglietti aerei, albergo per il pernotto, un'auto a nolo per raggiungere la città e, infine, ciliegina sulla torta, giunti a destinazione, anche un invito a pranzo. Tutto gratis naturalmente. Provateci voi in Italia a fare una cosa del genere.
Però (ora divento serio), il libro è sì un'americanata densa di colpi di scena, ma perché non credergli? E poi ogni messaggio è positivo e ti travolge di ottimismo, le pagine emanano speranza, questo libro effettivamente fa bene al cuore. Il titolo è errato, non è un brodo ma una bella spaghettata, una bella pasta al forno, un timballo profumato. E’ un americanata ma leggendolo ti fa stare bene. “Nothing is impossible” suona bene, non è vero? Quindi io questo libro ve lo consiglio e, se volete leggetelo ascoltando Riding with the king di B.B.King e Eric Clapton, sarà un bel viaggio in America.
Amici lettori, ci rivediamo al ritorno.
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