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valentina casadei

Poesie di Valentina Casadei

3 Marzo 2019 , Scritto da Valentina Casadei Con tag #valentina casadei, #poesia

 

 

 

 

Immaginai la vita

Come donna

Le diedi un corpo piccino

Di fata

Un naso grande

Di strega

E due grandi occhi

Una domanda.

 

 

 

Te, nel cielo

nell’ignominia del dolore

guardi in basso

M’osservi vivere,

muovere l’arto destro

camminare sui piedi stanchi

M’osservi osservarti

implorare il cielo d’assottigliarsi

la troposfera di scomparire,

per avvicinarci

M’osservi piangerti

macchiare di nulla i cuscini

nell’attesa d’allontanare

tutti i tuoi aliti di pensiero

E nell’imparità del fato

sei il dubbio

il miracolo dell’eventualità

Te, nel cielo

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Poesie di Valentina Casadei

1 Marzo 2019 , Scritto da Valentina Casadei Con tag #valentina casadei, #poesia

 

 

 

 

Ti dedichi,

con cura,

al peso delle piume

Detieni i diritti dei cieli

linea diretta alle stelle,

che unisci

come puntini senzadio,

sparsi a manciate goffe

da mani di contadini

che trovano casa ai semi

 

Sono un disastro sbiadito

Un errore dall’alto

Un dito puntato

Sono un enorme rimpianto

Sono un fiume nel mare

il fluttuare dell’onda

l’annegare del sordo

Sono un navigante disperso

 

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Poesie di Valentina Casadei

27 Febbraio 2019 , Scritto da Valentina Casadei Con tag #valentina casadei, #poesia

 

 

 

 

 

Abbiamo visto arrivare la notte

con lo scoppio di tutti i tuoi ordigni

che frantumavano il rantolo dei ricordi

e seguivano le mappe dello splendore

Abbiamo visto arrivare la notte

nella disperazione dell’abbandono

in quell’eremo dove dimora

la mia pietà verso la tua dottrina

Abbiamo visto arrivare la notte

ad occhi aperti, nel buio

nella beatitudine dei tuoi respiri

pieni di senso e di colore chiaro

 

 

 

Il mattino per le stelle

la fame per le fauci

il passo dell’inerzia

Sei pioggia su giacca

sei quella parola che non dico

Misconosci le regole del vuoto

e l’eternità ti aspetta fra i respiri

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Valentina Casadei, "Tormento fragile"

23 Febbraio 2019 , Scritto da Patrizia Poli Con tag #poli patrizia, #recensioni, #poesia, #valentina casadei

 

 

 

 

Tormento fragile

Valentina Casadei

Bertoni Editore, 2018

pp 79

12,50

 

Tormento Fragile, di Valentina Casadei, è una silloge di belle poesie, scritte da una venticinquenne che ha dimestichezza non solo con le parole ma anche con le emozioni, affrontate con la saggezza di una persona molto più anziana. L’amore, la nostalgia, il ricordo, la paura del tempo che passa e della morte, il ripiegamento su se stessi, hanno anche qui lo scopo che tutta, o quasi tutta, la poesia dovrebbe avere, cioè arginare e incanalare l’emotività, rendendola sopportabile. Insomma, condividere diventa uguale a dominare e controllare.

Si tratta per lo più di dialoghi al femminile, con un interlocutore che varia di volta in volta, un tu che diventa noi ma anche io, per guardarsi dentro senza sconti. E questo parlare all’altro da sé indica il bisogno estremo di contatto, di apertura, ovvero il contrario del “ripiegarsi come una salamandra”, ed è ciò che aiuta a considerare la paura “solo una parola.”

Il linguaggio della Casadei è ermetico ma lo è in modo semplice e scorrevole. Proprio nelle frasi più comuni e prosastiche si annida la suggestione: “Incontriamoci da qualche parte /stasera”, “e hai regalato ai vivi /la cura che diamo ai morti”,

Liriche brevissime, brevi o più lunghe, senza un titolo che le definisca o contenga. C’è parecchia solitudine, “mi ripiego/come una salamandra magra”, dovuta anche all’atteggiamento ostile di alcuni, e c’è paura della morte, contrastata da un provvidenziale elan vital che si spera non venga mai a mancare: “spero che non finisca mai / questa mia vitale spinta”.

La conclusione è che esistere è fine a se stesso, ma ciò non deve spaventare, piuttosto farci apprezzare certi “orizzonti” che gli amanti “non si stancano di rimpiangere”.

Ci vuole coraggio per affrontare l’esistenza così com’è, con tutti i chiaroscuri, comprendendola senza edulcorarla ma nemmeno respingerla perché, in questa dimensione così materiale e terrestre, si può comunque ravvisare lo spirito che anima e pervade tutto, unito ad  un amore carnale/ filiale/ amicale che consola: “Sei una parola di petali, dolce.”

Concludo riportando una poesia, particolarmente bella:

 

Ti prendo come poesia.

I tuoi versi sono capelli

Uniti in strofe di trecce.

Ed ecco che l’allitterazione dei  tuoi sospiri

Sfida il vento.

Ma tu, poesia da foglio di carta,

ti involi con lui.

Paladina dell’alba.

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