L'ultimo ballo
2 Gennaio 2025 , Scritto da Giuseppe Scilipoti Con tag #guseppe scilipoti, #racconto, #immagini AI
«Sei ebrea?»
Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di una piccola casa composta da una stanza malmessa e poco arredata che fungeva da rifugio. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti che fu poi spezzato dal fracasso di un bombardamento in lontananza.
Horst Kleine, capitano delle SS, e la giovane infermiera erano i soli sopravvissuti del settimo battaglione, spazzato via dalle forze alleate. L'ufficiale prese un profondo respiro ed estrasse la Luger dalla fondina.
«Immagino che tu sia riuscita a nascondere le tue origini grazie a qualche scappatoia.»
Angela trasalì, indietreggiando d'istinto.
«Kommandant, non occorre, tanto siamo entrambi spacciati.»
Horst sorrise e appoggiò la pistola sul tavolo in legno massello, accanto a del pane raffermo e a una brocca piena d'acqua con due bicchieri.
«Desideravo alleggerirmi da questa inutile ferraglia. In verità non ho mai ucciso nessuno, la divisa che indosso è dovuta alla costrizione di mio padre. Prima di entrare tra le file del Reich, ero un bravo ballerino. Pensa che mi esibivo nei teatri più famosi della Germania» le raccontò con una voce calda e gentile, ma intrisa di malinconia.
Angela si riavvicinò, realizzando che in quell'uomo alto dai lineamenti fini e distesi, dai cortissimi capelli biondi e dagli occhi azzurri come il cielo terso, non vi era traccia di ostilità.
A ridosso del muro scrostato c'era uno sgabello con un grammofono e un disco inserito. Il militare ruotò la manovella e nel giro di mezzo minuto le note del Tannhäuser, di Richard Wagner, sfarfallarono nella casetta.
«Balliamo!» esclamò Horst, mettendo la mano destra sul fianco sinistro di Angela.
«Io non so ballare...»
«Ti guido io. Lasciati andare.»
«Non credo che abbiamo abbastanza tempo» disse la ragazza versando lacrime copiose. «Un sibilo… una bomba sta quasi per colpirci.»
«Ti prego» insistette Horst con dolcezza «Non voglio ballare da solo.»
Fecero una decina passi, accompagnati dalla musica di una delle opere più belle di tutti i tempi, finché si abbracciarono. Il boato che seguì fu l'ultima cosa che sentirono.
Categorie
- 1024 recensioni
- 728 poli patrizia
- 538 racconto
- 473 poesia
- 379 gordiano lupi
- 235 luoghi da conoscere
- 208 cinema
- 207 personaggi da conoscere
- 183 saggi
- 168 franca poli
- 161 walter fest
- 154 giuseppe scilipoti
- 154 storia
- 126 unasettimanamagica
- 108 pittura
- 107 arte
- 100 eventi
- 99 valentino appoloni
- 98 adriana pedicini
- 94 interviste
- 91 vignette e illustrazioni
- 89 fantascienza
- 88 televisione
- 87 altea
- 87 chiara pugliese
- 85 moda
- 85 radioblog
- 77 marcello de santis
- 75 fotografia
- 70 musica
- 67 fabio marcaccini
- 66 ida verrei
- 66 umberto bieco
- 61 liliana comandè
- 58 come eravamo
- 53 rita bompadre
- 52 Impronte d'Arte
- 51 enzo concardi
- 50 concorsi
- 48 lorenzo barbieri
- 48 miti e leggende
- 47 fantasy
- 46 cinzia diddi
- 46 federica cabras
- 41 il mondo intorno a noi
- 40 psicologia
- 34 cultura
- 34 raffaele piazza
- 33 laura nuti
- 31 margareta nemo