Arte al bar: MASSIMO ROTUNDO "Sera Torbara: gran finale"

Amici lettori della signoradeifiltri, Gianni ha acceso il juke box, la compilation di Jamiroquai è musica che fa move up con il cappuccino, è il giusto sound per il dopo feste, ci sentiamo tutti un po' più felici, felici da sembrare ragazzini che aspettano che passi il freddo inverno per tuffarci a volo di passerotto in primavera.
E allora ho pensato che oggi vi avrebbe fatto piacere conoscere questo nuovo personaggio. Un personaggio che, se lo incontraste per strada, vedreste una persona normale, potrebbe essere un elettricista, il titolare di un negozio di orologi, un commesso esperto di una libreria, oppure un simpatico gommista, invece vi parlerò di un grande artista, un vero maestro d'arte. E' maggiormente conosciuto in un certo ambito sia nazionale che internazionale.
Avete mai sentito parlare di Yellow Kid o di Romics d'oro? Massimo Rotundo è uno degli attuali più grandi fumettisti, illustratori e pittori italiani. L'ho scelto perché è un testimone prezioso del fare arte vera.
- Senti un po', cazzarone dell'arte, anche questo qua fa roba strana? (Giovanna la milanese.)
- A volte sì, ma ti garantisco che è un artista importante.
- E che avrebbe di speciale? (Giovanna.)
- Sa disegnare e dipingere molto bene con le mani.
- Con le mani? Qualcuno lo fa anche con i piedi?
- Intendo dire senza l'utilizzo di strumenti elettrici, elettronici, futuristici, fantascientifici.
- Alla vecchia maniera?
- Sì, ed è quella con più anima.
- Ohhh... finalmente uno che sa disegnare! (Franco il gelataio.)
- Franco, non essere troppo severo con l'arte moderna, il punto è che stiamo andando verso la fantascienza e molte cose non si faranno più con le mani ma con un click, con un battito di ciglia, con la sola azione vocale e Dio solo sa quello che ci aspetterà, il cinema con i film ha già detto tutto.
- Io vado a giocare a biliardo prima che arrivi star trek (Giovanna.)
- Io a fare una partita a bocce, se arrivano men in black fateli venire al circolo. (Peppino il pensionato.)
- Io un giro in bicicletta prima che mi rapisca un alieno. (Franco il gelataio.)
- Io, invece, vado a leggere un fumetto, il classico fumetto con le pagine di carta che ancora si sfogliano con le mani, lo prenderò in edicola, probabilmente l'edicolante mi sorriderà e, sotto gli occhiali, mi dirà che uscirà domani, allora andrò al mercatino a comprare un vecchio Topolino, abbiamo tutti bisogno di sognare, un antistress, un fumetto non è roba solo per ragazzini, è arte mascherata da fantasia, quella che ormai sta scomparendo e sarà in via di estinzione.
Ecco perché artisti come Massimo Rotundo sono importanti, fanno scuola per aiutare i giovani a vivere meglio, lui e altri come lui, insegnano a muovere le mani, le dita, l'immaginazione, a ridere di una battuta, a emozionarsi per un personaggio, un eroe, un bastardo che a breve le prenderà, un cattivone che finirà male, tutto questo lo puoi trovare in un fumetto che ancora sfoglierai con le mani mentre con gli occhi ti ficchi come un gatto in una storia. No, non è roba solo per ragazzi, un fumetto è per chi ama la vita, utilizzando ancora le mani per sfogliare le pagine di carta, se ne sfiora l'arte, annusandola, toccandola con i polpastrelli che siano anche sporchi di olio della pizza, se vuoi ancora sentirti un umano.
Per farti entrare in un altra dimensione ci penserà gente come Massimo Rotundo, i fumettisti sono tanti, non li vedi perché lontani dai riflettori, amano lavorare a fari spenti su un tavolo pieno di colori e di strumenti come artigiani veri. Ecco, ora ho davanti a me una pagina con due soldati a cavallo, quello con i capelli bianchi dice al biondo che vorrebbe un frullato di mele come glielo faceva la madre. Il giovane dai lunghi capelli invece vorrebbe mangiare trippa e fagioli all'osteria del Greco. Lo sfondo è africano, a breve un ragazzino lo farà cascare da cavallo e lo prenderà a mazzate, interverrà il soldato più vecchio che lo salverà. Io nello scarabocchio mio ho cambiato la battuta, ho mandato il biondo a giocare a pallone ma l'altro non voleva perché non potevano uscire dalla storia... erano solamente in un fumetto.
Massimo Rotundo (Roma, 11 aprile 1955), diplomato all'accademia delle belle arti, esordisce come fumettista nel 1978 con lo storico Lanciostory. Negli anni '80, periodo nel quale il fumetto assume un'immagine più artisticamente chic, collaborerà con numerosi settimanali per storie ambientate maggiormente nella fantascienza e nel poliziesco. Dal 1985 Comic art diventa la sua famiglia e lo sarà per un lungo periodo, fra i suoi lavori più apprezzati "Sera Torbara", il personaggio fatal affascinante Tovarisc Nina, protagonista di ironiche storie sensuali, ambientate fra falce e martello con risvolti pacifisti. Nell'88 anche la Francia lo applaude con la serie erotica Ex Libris Eroticis, con la quale l'eros viene descritto con un tratto a china di gran classe, raffinato come sulle note jazz di un pianoforte. Lo stesso jazz a fumetti viene riproposto dall'artista per la rivista "Blue", con una atmosfera da occhi a mandorla per la serie "Chinagirl". Negli anni '90 l'artista vira per un percorso letterario al quale applica il suo talento e la sua fantasia per interpretare temi classici come in "La pelle di Zigrino", romanzo scritto da Honoré de Balzac, "Pasolini", basato sulle sceneggiature di Jean Dufaux e "I miti dei Greci a fumetti" di Luciano De Crescenzo. Nel '98 un'altra grande famiglia lo accoglie, la Sergio Bonelli Editore, che gli mette in mano la figura di un nuovo personaggio, un cavaliere, un eroe coraggioso e onesto in un mondo post atomico, per fortuna è solo fantasia a fumetto, Brendon, ideato da Claudio Chiaverotti e, a partire dal numero 46, vengono affidate a Rotundo le copertine.
La classe non è acqua e il suo talento naturale, la sua passione, il suo essere un vero artigiano dell'arte, con le mani sempre sporche di colore, seduto su uno sgabello e non su un piedistallo, fanno di lui un protagonista della cultura, dovrei continuare a elencare, storie, personaggi, lavori anche in ambito teatrale e cinematografico, ma a che servirebbe? La solita biografia, bla,bla... no, voglio solo dirvi che Massimo Rotundo è un grande artista, sottolineerò solo due premi che gli sono stati conferiti, lo Yellow Kid nel 1990, il Romics d'oro alla carriera e il "Texone" n°30, che non è un premio ma una leggenda.
Infine, non ve lo avevo detto, ma Massimo Rotundo è anche un insegnante, insegna la tecnica per disegnare fantasia e rimanere umani, la fantascienza può rimanere sulle strisce a fumetti o sui fotogrammi di un film, noi ora andiamo a prenderci un caffè caldo, chi vuole venire?
Amici lettori del blog che vi apre pagine colorate di antistress, vi ringraziamo, salutiamo e vi diamo appuntamento ai prossimi articoli, bye, bye, au revoir, ciao ciao a tutti.
Radio Blog: #caseeditrici Edizioni Npe

Cospiratori e poeti

Un nuovo appuntamento con il #LaboratorioCreativo.
Cospiratori e poeti: poesia che fa politica
Cosa succede quando l'arte, la letteratura e la musica incontrano la politica?
Possono influenzare il modo di pensare delle persone?
Un incontro che ha l'obiettivo di capire se l'arte della pittura, della scrittura e della musica possono avere un reale impatto sulla società, cambiarne il punto di vista, influenzarne le decisioni, dare delle opinioni.
19 Gennaio 2019 dalle 17 alle 19
Chiostrino Artificio, Piazzolo Terragni 4, 22100 Como
Contribuisci con la tua creatività, crea insieme a noi!
La partecipazione è libera, a tutti i giovani tra i 15 e i 30 anni che si interessano di arte, scrittura creativa in prosa o poetica, musica, disegno, dipinto e anche a tutti gli adulti che vogliono vedere i giovani in azione.
Un progetto dell’Associazione “La Casa della Poesia di Como“ e Le Api dell’Invisibile.
Responsabili del progetto: Martina Toppi e Carlotta Sinigaglia
Se pensi di esserci, scrivici!
lacasadellapoesiadicomo@gmail.com
segreteria.luminanda@gmail.com
Radio Blog: Michelangelo Iossa, "Love-Le canzoni d'amore dei Beatles"

"Innamoramento,
Oggi vi parliamo di un meraviglioso viaggio nella poetica beatlesiana condotto da Michelangelo Iossa con cui presto dialogheremo su Radio Blog.
Buon ascolto!
Sibila il vento la notte si appresta
Ho un’immagine di me in prima elementare. Giro fra i banchi insieme ai miei compagni tenendo un righello fra i denti. Ma per me non è un righello, è un pugnale, e quei bimbi col grembiulino sono rudi banditi, mentre le mura della mia classe racchiudono i cupi e frondosi alberi della foresta inglese.
Sto parlando de “lo sceneggiato degli sceneggiati”, in onda nel 1968, per la regia di Anton Giulio Maiano, La freccia nera, tratto dall’omonimo romanzo di Robert Louis Stevenson. Mai fiction televisiva mi è rimasta nel cuore quanto questa. Seguirla, puntata dopo puntata, nel tenebroso bianco e nero tanto evocativo, era emozione allo stato puro.
Ogni bambina giocava a essere Loretta Goggi nei panni della deliziosa e temeraria Joan Sedley, ed era innamorata del bellissimo, coraggiosissimo e dolcissimo Dick Shelton, al secolo Aldo Reggiani.
Amore romantico, una ragazza che si finge uomo, ma anche agguati, battaglie, tradimenti, cavalli e arcieri nella foresta.
Bellissima la sigla finale, con quel fischio di freccia a ritmare una musica di Riz Ortolani da far battere il cuore.
Sibila il vento la notte si appresta
e la cupa foresta minacciosa si fa
passa ma trema se senti un fruscio
forse è un segno d'addio
che la vita ti dà
lascia la spada se il cuor non ti regge
perché questa è la strada
che da noi fuorilegge ti porterà
La freccia nera fischiando si scaglia
è la sporca canaglia che il saluto ti dà
vieni fratello è questa la gente
che val meno di niente
perché niente non ha
ma se il destino rovescia il suo gioco
nascerà nel mattino una freccia di fuoco
la libertà
Radio Blog: Peter Cameron, "Gli inconvenienti della vita"

"Di autori che sanno scuotere i pensieri dei lettori con eleganza e senza mai scrivere una parola di troppo, ce ne sono davvero pochi.
Uno di questi, amatissimo in Italia, è l’americano Peter Cameron, appena tornato in libreria per Adelphi Edizioni con un libro che racchiude due racconti, Gli inconvenienti della vita".
A Radio Blog oggi un'altra bella recensione scritta da Elena Giorgi - La lettrice geniale.
Buon ascolto!
Radio Blog: #caseeditrici Ediciclo Editore

Radio Blog: #caseeditrici Bignami

Ti insegnerò ad amare i libri

A mio nipote insegnerò ad amare i libri.
Scrutami mentre assorta sfoglio avidamente un libro, spia il segreto della mia felicità privata e prepotente, chiediti perché sorrido, sono seria o piango, perché non sento suonare il campanello, e non bado a nessuno finché le pagine non finiscono. Non penso a vacanze perdute, a uscite mondane, a circoli intellettuali, non sento la mancanza di nulla. Capirai che questo è il modo che ho trovato per isolarmi dal mondo, dall'ipocrisia della gente, dall'egoismo e dalla superficialità. Troverai compagnia in qualunque momento, in ogni luogo, non devi prendere mezzi, per partire per un lungo viaggio basta una panchina, una poltrona, il sedile di un treno sgangherato che ti porta in provincia. Guardami mentre rivivo gli eventi leggendoli, spaziando nei secoli e nella vastità dell'infinito, vedrai la mia ansia materializzarsi di fronte a un giallo inesplicabile, la ma gioia fiorire a una storia d'amore. Ma guardandomi attentamente vedrai principalmente la mia gratitudine, la mia sconfinata ammirazione, mentre la trama si chiude in un esaltante finale. Leggi sempre, leggi tutto. Una volta compreso questo mi guarderai sconsolato, insicuro e spaventato, pensando a quanti libri ci sono nel mondo, non scoraggiarti piccolo mio, ogni libro è il solo, ogni libro è il primo, è un'emozione che si rinnova, un rituale da festa di compleanno, una scoperta di sogni e ricordi come quando da piccola guardavo mia madre cucinare per noi e io sognavo di invitare a cena Laurie Lawrence e come Jo March di scrivere un romanzo per lui.
Radio Blog: l'oroscopo letterario di Frida Kahlo
