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Il marchese del grillo (1981) di Mario Monicelli

27 Marzo 2013 , Scritto da Gordiano Lupi Con tag #gordiano lupi, #cinema

Il marchese del grillo (1981) di Mario Monicelli

Regia: Mario Monicelli. Presentato da Renzo Rossellini per Gaumont D.A.C.. Fotografia: Sergio D'Offizi (Colore Telecolor). Sceneggiatura: Lorenzo Baraldi. Costumi: Gianna Gissi. Produttore Esecutivo: Marco Tamburella. Direttori di Produzione: Francesco Casati, Marc Maurette, Giuseppe Auriemma. Collaboratrice ai costumi: Bruna Parmesan. Arredamento: Massimo Tavazzi. Aiuto Regista: Amanzio Todini. Musiche: Nicola Piovani (dirette dall'autore). Montaggio. Ruggero Mastroianni. Soggetto: Bernardino Zapponi. Rielaborato da: Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Mario Monicelli, Tullio Pinelli. Sceneggiatura: Benvenuti, De Bernardi, Monicelli, Pinelli, Sordi. Produzione: Italia/Francia. Produttori: Luciano De Feo per Opera Film Produzione srl (Roma) e Gaumont S.A. (Parigi). Interpreti: Alberto Sordi, Carolyne Berg, Riccardo Billi, Flavio Bucci, Camillo Milli, Cochi Ponzoni, Marc Porel, Pietro Tordi, Leopoldo Trieste, Paolo Stoppa, Giorgio Gobbi, Isabelle Linnartz, Tommaso Bianco, Marina Confalone, Alfredo Cohen, Elena Daskowa, Salvatore Iacono, Elena Fiore, Isabella Bernardi, Andrea Bevilacqua, Angela Campanella, Giuseppe Furelli, Ettore Geri, Jacques Herlin, Elisa Mainardi, Bruno Rosa, Sandro Signorini, Compagnia del Teatro di Alibert diretta da Angelo Savelli, REnzo Rinaldi (Bacco), Ivan De Paola (Hermes).

Mario Monicelli si dice lusingato e stupito che questo film interessi così tanto il pubblico americano, perché in fondo racconta le vicissitudini di un personaggio della Roma papalina ai tempi di Pio VII, non è dato sapere quanto reale. Certo, la casata Del Grillo è storica, visto che a Roma esiste ancora il Palazzo del Grillo e c'è la Salita del Grillo (dove viveva il regista). Monicelli cura prima di morire una versione de luxe in dvd, sottotitolata in inglese, riservata al pubblico nordamericano, ricca di extra e di contenuti inediti. Il film vede protagonista uno straordinario Alberto Sordi che rappresenta tutti i vizi e i difetti della nobiltà romana: pigrizia, arroganza, infingardia, codardia, superstizione, bigottismo, corruzione e ricerca del quieto vivere. Onofrio, il marchese Del Grillo, inganna la noia di giornate monotone nella Roma del Papa Re (1800), durante l'avanzata napoleonica, facendo scherzi feroci ai poveri, ai borghesi e ai suoi pari. Lancia frutta ai questuanti insieme a durissime pigne, ripaga con soldi roventi chi pretende i danni, fa allontanare la sorella da Roma perché ha un alito pestilenziale, ironizza sulla madre bigotta, incita la cugina a gettarsi sugli uomini, mura la bottega di un negoziante, non paga un falegname, corrompe i giudici del processo per debiti, prima lo fa condannare e poi lo rimborsa. Il film è un contenitore di scherzi sulla falsariga di un Amici miei (1975) in costume, debitore delle atmosfere ideate da Luigi Magni (Nell'anno del Signore, 1969 e In nome del papa Re, (1977), anticipando di un anno la nuova stagione di Amici miei (Atto II, 1982). Una commedia all'italiana in costume che a tratti vira sul sexy quando il marchese se la spassa con la giovanissima amante romana o quando esibisce in un plastico nudo la sua conquista francese. Ottimo Flavio Bucci nei panni del folle brigante Don Bastiano, prete che si è dato alla macchia e fa il predone, ma muore da eroe incitando il popolo a inginocchiarsi. Frase indimenticabile: "Mi dispiace. Ma io so' io e voi non siete un cazzo!", che rappresenta bene il personaggio del Sordi - Marchese, strafottente e arrogante, ma in fondo buono e generoso. Bravo Paolo Stoppa come Papa Pio VII che fa le corna invece di benedire quando il Marchese esclama: "Morto un Papa se ne fa un altro!". Sordi è straordinario anche nei panni di Gasperino il carbonaio, sosia del Marchese, che utilizza per uno scherzo feroce ai familiari. L'attore romano passa dal ruolo di nobile colto e annoiato a quello di popolano rozzo e ubriacone con grande disinvoltura. Lo scherzo giunge ai massimi termini quando Gasperino sta per essere ghigliottinato al posto del marchese, ma per fortuna il Papa concede la grazia. Bravo Gobbi come servitore, diligente Riccardo Billi come falegname. Il marchese Del Grillo è uno spaccato di vita della Roma del 1800, credibile e realistico, dipinto con i colori della commedia all'italiana da un Monicelli in gran forma, per descrivere con graffiante ironia ascesa e disfatta di Napoleone, ma anche gli ultimi anni del Papa Re. Ottime le musiche di Nicola Piovani. Suggestiva la fotografia di Sergio D'Offizi.

Gordiano Lupi

www.infol.it/lupi

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