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signoradeifiltri.blog (not only book reviews)

George Orwell, "1984"

20 Settembre 2022 , Scritto da Altea Con tag #altea, #recensioni

 

 

 

 

Mi sento di consigliare vivamente ai pochi che, come me fino a poco tempo fa, ancora non hanno letto 1984 di Orwell, la versione audiolibro di Storytel. La narrazione è concepita infatti come i vecchi radiodrammi dove, oltre alle diverse voci dei protagonisti, si aggiungono i rumori di sottofondo quali le sirene, il gorgoglio della teiera, lo schiocco di due calici di birra che si incontrano. Come stare al cinema ad occhi chiusi, insomma. Sul libro, un classico contemporaneo tra i più citati nel genere distopico, posso dire che mi ha molto colpito l'utilizzo manipolatorio che si fa della parola: dal bipensiero, ovvero la diffusione di concetti opposti dati entrambi come veritieri, alla riscrittura della Storia e della cronaca, per dirigere l'odio del popolo verso il nemico del momento. E tutto ciò, fingendo che le precedenti versioni non siano mai esistite. In psicologia, parlando di rapporti abusanti narcisistici, questo modo di fare ha un nome preciso: gaslighting, ovvero traumatizzare la vittima dipendente distorcendo la realtà e convincendola che questa corrisponda alla verità ogni volta che il manipolatore lo desidera. Essere convinti di due evidenze opposte crea nel nostro cervello una dissonanza cognitiva che a lungo andare ci rende fragili e impauriti. Ripensando a fatti recenti, a come ad esempio tante persone paiono non ricordare più tante regole contraddittorie promulgate durante gli ultimi due anni, il Grande Fratello di Orwell pare avere fatto ogni tanto capolino anche nella nostra realtà. Del resto come spiegava il collega a Winston, la Neolingua si basa fondalmente in una riduzione drastica del numero dei lemmi, affinché ogni parola abbia un significato il più generico possibile. Meno vocaboli, meno possibilità di esprimersi, minore possibilità di sviluppare un pensiero critico. Basta accendere la TV e confrontarla con un programma di 30 anni fa per notare la semplificazione mostruosa che ha subìto la lingua parlata anche da parte di chi dovrebbe fare divulgazione. Più paura verso un nemico a volte inventato, meno parole disponibili, più confusione. Da secoli la ricetta perfetta.

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