Paolo Borzacchiello, "La parola magica"
1 Aprile 2022 , Scritto da Altea Con tag #altea, #recensioni
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La parola magica
Paolo Borzacchiello
Mondadori, 2022
La storia contenuta in questo libro non è il fine ultimo della lettura. Anzi. È un mezzo. Come avverte lo stesso autore nella versione audio, il libro è pianificato in maniera tale da essere intrigante e coinvolgente (lo è, garantito) nella trama, ma allo stesso tempo contiene una serie di principi di mindfulness e comunicazione tali da plasmare il nostro modo di pensare tramite la reiterazione o, nella versione scritta, tramite caratteri in grassetto. Insomma: tu leggi una bella storia, e nel mentre inizi a sviluppare doti di maggiore consapevolezza, autostima, usare le parole in un certo modo, modificare i tuoi pensieri e di conseguenza la realtà. Pronti? Via! Leonard è l'alter ego dell'autore a Londra. Un giorno una vecchia acidona e scurrile lo assume per convincerla a non sterminare l'Umanitá. Perché sì, la decrepita ciminiera è Dio, con tanto di Arcangeli, Lucifero e compagnia cantante. Schizofrenica delirante o vera divinità? E come agirà Leonard? Usando e spiegando a noi lettori tutte le tecniche e i trucchi della comunicazione verbale e non verbale, e utilizzando i principi della PNL (di cui Borzacchiello è stato docente per anni) con tutto il razionale neurofisiologico sottostante. Funziona? Per il protagonista non ve lo dico, leggetevi il libro, per il lettore assolutamente sì. Le frasi che "devono restare impresse" sono piccoli semi che germogliano nei giorni a venire. Ci si troverà a prediligere i termini positivi pensando anche solo a noi stessi, per ingannare quella stupidotta della mente che non capisce negazioni e ironia, cercheremo di fare dire almeno 3 volte di seguito sì ai nostri interlocutori (anche qui, se volete sapere perché, leggete il libro), osserveremo con più attenzione labbra e occhi degli altri ma soprattutto ogni grattata di naso, nostra o altrui, ci dovrà subito far chiedere perché la situazione è stressante, a meno di allergie primaverili. Un buon consiglio è quello di scrivere le frasi in grassetto e i concetti reiterati su un quaderno, da leggere ogni giorno. Il pensiero si plasma ma è materia dura e resiliente, tende a tornare alle idee precedenti con estrema facilità. Buona lettura e buon percorso.
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