Billy Roche, "I racconti di rainwater pond"
21 Luglio 2020 , Scritto da Patrizia Poli Con tag #poli patrizia, #recensioni, #racconto

I racconti di rainwaterpond
Billy Roche
Traduzione di Beatrice Masi
Battaglia edizioni, 2019
pp 303
17,00
Peccato per alcuni errori di editing, perché è stata davvero un’ottima idea, quella di Battaglia Edizioni, di tradurre dall’inglese - per la collana “franchi traduttori” – I racconti di Rainwater pond di Billy Roche.
Una serie di novelle ambientate in Irlanda - ma dallo stile narrativo vagamente americano - legate da fili invisibili che le collegano a formare un romanzo corale, l’affresco di una cittadina, Wexford, fra trattorie di paese, stazioni, alberghi, pompe di benzina, negozi di merceria, bar.
Le storie si svolgono tutte attorno allo stagno di Rainwater, sorta di laguna a ridosso del mare, invaso di acqua piovana semi-salata in una cava dismessa, oscuro e apparentemente senza fondo, simbolo di tutto ciò che non si vede ma esiste, nascosto e abissale come certi tormenti senza rimedio.
Attorno a questa pozza si dispiegano le vite degli abitanti di Wexford, operai, artigiani, musicisti, giocatori di hurling, gente che lavora di giorno e si fa una birra al pub la sera. Gente banale che, però, coltiva, nascosti nel cuore, amori lunghi una vita, eterni, tempestosi e romantici, passioni travolgenti e immortali. I personaggi di queste amare e struggenti storie sono quasi sempre donne, viste attraverso la lente deformante di chi di loro è innamorato da sempre, ma anche uomini stanchi, demotivati, che cercano il riscatto di una vita e lo trovano, a volte, in un piccolo insignificante gesto controcorrente, come nel racconto Il giorno libero, che mi ha ricordato La carriola di Pirandello.
Sembra che gli abitanti di Wexford passino la vita ad amarsi l’un l’altro non ricambiati. Queste donne, belle e apparentemente destinate a qualcosa di grande, non capiscono la felicità a cui rinunciano non contraccambiando l’amore ossessivo di uomini sensibili e generosi, barattandolo piuttosto con l’indifferenza di mariti grossolani, coriacei, disillusi, fedifraghi. E così sfioriscono senza perdere, agli occhi di chi le ha amate tutta la vita, la bellezza, il fascino misterioso e insondabile. Personaggi infelici, che hanno lasciato da parte i sogni, che sono diventati mogli, madri e poi nonne, con un nocciolo di dolore e nostalgia a straziar loro il cuore mentre in silenzio qualcuno da lontano le covava con gli occhi, le spiava, provando il desiderio di consolarle o di vendicarsi di loro.
Racconti struggenti e poetici, belli come antiche ballate, costruiti attorno ad amori incompiuti, dove c’è sempre qualcuno che arriva da fuori a portarti via chi hai amato tutta la vita inutilmente.
Una boccata di buona letteratura, una tantum.
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