NATALE AL LOUVRE: IL MISTERO DELLA DONNA CON GLI OCCHIALI ROSSI

Mancavano poche ore al Natale e al museo del Louvre c'era il solito casino di visitatori, una massa multicolore di anime alla ricerca dello spettacolo dell’arte. Turisti, a momenti troppo rumorosi e sobillatori, invece in altri momenti fin troppo silenziosi, perché logicamente rispettosi, riguardosi e interessati al luogo dove si trovavano e dove, appunto, avevano messo piede.
Bisogna ammetterlo: l'atmosfera all'interno di un museo è veramente noiosa, ma di una tale noia che, se le opere potessero parlare, direbbero anche loro quanto in quella sede l'arte concili il sonno. Lettore perdonami, certo che è un'esagerazione, ma che ci possiamo fare se un museo, con le sue pareti e le sue porte blindate, è un qualcosa completamente fuori dalla vita di tutti i giorni? Incontrovertibilmente lì dentro si sonnecchia e invece fuori c'è la vera vita a colori. Volete dire che in un museo c'è il massimo della cultura? E vabbè, ma chi sta fuori mica lo sa, intendo dire, tanta gente mica lo sa che lì c'è il sapere, il buon gusto, il bello e poi soprattutto "l'emozioneeee". E il museo, annoiando, oltretutto a pagamento, sfavorisce l'interessamento del popolaccio che preferisce altre distrazioni.
Intanto, mentre dentro il Louvre si dorme e fuori c'è la vita vera, succede un ascabarac...
Aaaaaaaaaah! Un urlo disumano ruppe la quiete museale.- Allarme, allarme ! (Non so come si dice in Francese). - La Gioconda ha messo gli occhialiiii! Allarme, sorveglianza... fiuuuu... fiuuuu!
Il fischietto di Patrizio il sorvegliante aveva infranto il silenzio provvisorio davanti a Leonardo Da vinci. Con la radiotrasmittente, interrompendo la trasmissione di musica jazz, funk, rock, chiamò la centrale. - Aiuto, correte, emergenza . . . Alla Gioconda sono spuntati gli occhiali !
- Ma cosa stai dicendo? Sei impazzito? Patrizio, hai mangiato troppo panettone e bevuto troppo limoncello Milanese? !
- Ma no! Sto dicendo la verità, lo sguardo della Gioconda è coperto da un paio di occhiali rossi, ma dalle telecamere non avete visto nulla ?
- No, nessuno si è avvicinato . . . Ma porc! È vero ! Azionate il piano di emergenza !
È come nei film! Io l'ho sempre detto che il cinema aveva già previsto tutto, volete sapere del passato? Andate al cinema. Vi interessa il presente? Andate al cinema. Siete curiosi di sapere che succederà nel futuro? Andate al cinema.
Insomma, nel giro di 16 ore si era ristabilita la calma, ma rimaneva sempre il mistero della Gioconda con gli occhiali rossi . . . Chi l'aveva scarabocchiata disegnando un eccentrico paio di occhiali rossi su uno dei volti più famosi dell'universo? Babbo Natale? Immediatamente i responsabili del museo aprirono un tavolo di indagini straordinario. Parteciparono tutti, perfino l'allenatore della nazionale di frisbee, tutto il personale venne interrogato, chiaramente le riprese video non avevano colto il misfatto e, dopo giorni e giorni di studi e consulenze, la risoluzione del caso sembrava impossibile.
Nel frattempo, prima che avessero provveduto con i restauratori a riportare l'opera al suo stato originale, le foto e i video della Monna Lisa avevano già fatto il giro di tutto il mondo. Veramente Alida, a capo della squadra dei restauratori del Louvre, aveva sconsigliato di toglierli perché, secondo lei, ora la Gioconda era più fashion e Roberta era da un pezzo che reclamava un po di reclame, ma non ci fu niente da fare, i vertici la rivollero così come era prima.
Passarono i giorni, le settimane, saltarono molte teste dirigenziali, a quelle nuove fu tolta l'auto di lusso, furono mandate in bicicletta e, per punizione, costrette a pranzare alla mensa aziendale, privandole perfino del pernod a fine pasto.
Siete curiosi vero? Volete sapere chi mai sia stato il vandalo misterioso di Natale? Ora ve lo dico io, tanto non potete vedermi. Sono stato io, non io Walter Fest ma io Ivan Graziani, ma sì, stupidini, voglio dire io, il fantasma di Ivan Graziani, non ve la ricordate quella mia canzone? Quella con la quale rivolevo la Monna Lisa in Italia? Porca puttana erano solo canzonette e così mi sono voluto vendicare, tanto chi poteva vedere un fantasma? Durante le festività Natalizie, in pieno giorno, ebbene sì, ho scavalcato i visitatori, tutti con il cell in mano per la classica foto della minchia, visitatori stupidini, ma che non lo sapete che vale di più un immagine nella memoria che quella impressa nella memory card del vostro congegno digitale? Ho scavalcato e ho dipinto con tutta calma un bel paio di occhiali rossi sul volto della nobildonna, e sapete di chi erano quegli occhiali? Porca puttana, erano proprio i miei!
E cari miei, volete saperne un'altra? Sapete chi mi ha dato l'ok a questa operazione? Siiiii, proprio lui Leonardo! Mi ha detto "ma sì, vai pure, musicista della minchia, vai a divertirti, tanto sono secoli che i visitatori del museo le guardano gli occhi e non il panorama alle spalle".
Beh, lettori, non siete felici per me? Sono finalmente riuscito a togliermi una soddisfazione. È durata poco ma pazienza, tanto davanti a me ho l'immensità (musica e parole di Don Backy). Oh, lettori, adesso, mi raccomando, non sparate al chitarrista, vi voglio bene, Buon Natale a tutti ! ! !
P.S.
Hanno tolto gli occhiali a Monna Lisa ma Leonardo mi ha autorizzato a fare qualche altra scappatella... Dicembre è cominciato adesso, lettori preparatevi, il giallo continua...
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