Morte!
24 Aprile 2019 , Scritto da Umberto Bieco Con tag #umberto bieco, #racconto, #fantascienza

“Pasta con il tonno. Riso con il tonno. Ecco la prima cosa che mi viene in mente quanto penso a nonna” scribacchiò vagamente mesto sul suo schiacciatasti da letto. Pallida come cera rappresa, con la bocca aperta, contorta. Aveva sentito la voce di suo cugino, quello più giovane, che si crepava in qualche sillaba, mentre fingeva disinvoltura. Quell'esperienza comune cementificava la consanguineità dei presenti, gli ricordava che – finché venivano risparmiati – non avevano null'altro che loro stessi a ricordare e possedere un'origine comune – non avrebbero avuto nessun altro a sostenere con certezza, nella cattiva sorte, fortunati di non esser stati diroccati dalle faide che colpivano altre famiglie.
I figli di nonna avevano completato il loro percorso di orfanitudine iniziato 55 anni prima. Lo zio Solingo se n'era tornato a casa, vuota, senza moglie, senza figli – vuota, ma solcata dagli spettri della morte. L'aveva visto allontanarsi in direzione del parcheggio, opposta a quella degli altri, ed ebbe l'impressione che stesse per rompersi, frantumarsi in pochi, grossi pezzi. O accartocciarsi. Gli era sembrato fragile e vulnerabile come qualcuno che ha perso l'ultima barriera, l'ultima difesa contro la morte. Non c'era più sua madre. Ora era lui, erano loro, ad essere ufficialmente in lizza. Gli era sembrato si allontanasse come indeciso se raccogliersi in sé stesso, appallottolarsi come un riccio, per non essere divorato dalla notte, sotto impassibili lampioni elettrici. Crispin aveva sbirciato la propria madre, a letto, con l'abat-jour accesa, gli occhi socchiusi – come se contemplassero, spossati, amaramente sollevati, la nuova condizione – l'accadimento che era stato annunciato come imminente da almeno un mese, e a cui quel mese – e nessun altro lasso di tempo – poteva preparare. Occhi socchiusi, troppo emotivamente stremati perché l'angoscia fosse dominante, persi nella fine di un'agonia, in cui si è cullati dai flutti dello stordimento, dopo la battaglia, al crepuscolo. Occhi tra il ghermire ricordi e il corteggiare l'incoscienza. Infilanti la testa nel dell'oblìo l'oblò. Almeno per qualche ora.
Continua...
Categorie
- 736 recensioni
- 685 poli patrizia
- 434 racconto
- 331 gordiano lupi
- 286 poesia
- 231 luoghi da conoscere
- 200 personaggi da conoscere
- 195 cinema
- 168 franca poli
- 153 saggi
- 148 storia
- 138 walter fest
- 121 unasettimanamagica
- 98 valentino appoloni
- 97 adriana pedicini
- 97 eventi
- 94 pittura
- 91 interviste
- 87 chiara pugliese
- 85 radioblog
- 83 moda
- 80 fantascienza
- 80 vignette e illustrazioni
- 78 arte
- 77 marcello de santis
- 77 televisione
- 69 fotografia
- 69 musica
- 68 altea
- 67 fabio marcaccini
- 66 ida verrei
- 66 umberto bieco
- 62 giuseppe scilipoti
- 61 liliana comandè
- 57 come eravamo
- 52 Impronte d'Arte
- 48 lorenzo barbieri
- 48 miti e leggende
- 47 concorsi
- 44 federica cabras
- 43 cinzia diddi
- 42 fantasy
- 41 il mondo intorno a noi
- 39 psicologia
- 34 cultura
- 33 laura nuti
- 31 margareta nemo
- 30 claudio fiorentini
- 30 eva pratesi
- 30 luca lapi