Nicholas H. Cosentino, "Vita e morte delle aragoste"
27 Novembre 2017 , Scritto da Altea Con tag #altea, #recensioni

Vita e morte delle aragoste
Nicholas H. Cosentino
Voland, 2017
Si reperisce facilmente in rete un breve video di uno psichiatra americano che sostiene che il disagio è uno stimolo a crescere interiormente. Quando non stiamo bene, per qualsiasi motivo, di solito la tendenza è quella di cambiare i fattori che sono responsabili del nostro malessere, o almeno ci proviamo. Questa interessante teoria è affiancata ad una similitudine con l’aragosta, prelibato crostaceo il cui corpo molle e saporito cresce continuamente fino a non potere essere contenuto nel suo guscio o carapace o come cavolo si chiama, tanto da essere costretta a cicliche mute. Finché, immaginiamo, non muoia annegata in acqua salata, fredda o bollente. La vita e la morte delle aragoste è quindi intesa come medesima similitudine o metafora nel libro di Cosentino, fatto di rievocazioni in assoluto disordine cronologico dal 2005 ad oggi, frammentato in brevi aneddoti riportati da Antonio e che hanno come principale protagonista l’amico Vincenzo, noto Teapot (in inglese significa teiera) da quando a Londra un utensile di porcellana fiorita andò a frantumarsi contro una portiera di taxi evitandolo per un soffio. Antonio, spalla e un po’ succube di Vincenzo, quello che esercita un certo fascino su tutti, soprattutto sulle donne, soprattutto su quelle di cui Antonio si innamora ma che cede al suo amico per manifesta inferiorità. La gita scolastica delle medie in cui si conoscono (e iniziano a parlare della peculiarità delle aragoste, che Vincenzo non ha mai assaggiato), i viaggi, l’Università, i primi lavori, i lutti e gli attacchi di stalking dell’ex ragazza di Teapot vengono rievocati da Antonio con una malinconia evidente e giustificata dal fatto che lui e Vincenzo non sono più amici al momento della stesura del libro, così come viene esplicitato all’inizio. Vita e morte delle aragoste è un romanzo di (non) formazione o formazione sui generis dei trentenni odierni, precari anche negli affetti e che a differenza le aragoste forse non si arrendono a dovere mutare quel guscio che inevitabilmente li costringe. Fa capolino in un capitolo Marco, uno degli amici storici, che dietro la faccia di un ragazzo perbene e fidanzato nasconde una vita al limite del comprensibile, complicata da due donne e da una perenne indecisione su chi lasciare e chi sposare, proposte che alternativamente fa all’una o all’altra.
“Per me, e anche per Vincenzo, crescere ha significato qualcosa come dover lasciare spazio agli orizzonti che si aprono, e liberare, quindi, respirare forte, buttare fuori tutta l’aria che abbiamo trattenuto nel tempo, fin dalle apnee timorose delle prime volte. Per poi capire, anche se fa male, anche se è troppo presto, che di prime volte, tra poco, non ce ne saranno più. E che per non morire devi saper respirare. Devi prendere aria nuova. Devi imparare a rilasciare.”
Rilasciano i protagonisti di questo piccolo romanzo Voland? Credo che ogni lettore troverà una risposta diversa per ciascun protagonista. A mio parere non tutti rilasciano, c’è chi vive ancorato al passato rimpiangendolo o rivivendolo, c’è chi a suo modo arriva a frantumare il guscio per sopraggiunta crescita ormai incontenibile. Per alcuni è doloroso, per altri malinconico, ma forse il vero segnale della crescita interiore è tagliare i ponti con un passato che non ci contiene più. Non farlo potrebbe significare la morte per soffocamento dell’aragosta.
Categorie
- 864 recensioni
- 701 poli patrizia
- 476 racconto
- 367 poesia
- 343 gordiano lupi
- 233 luoghi da conoscere
- 207 cinema
- 203 personaggi da conoscere
- 172 saggi
- 168 franca poli
- 161 walter fest
- 153 storia
- 125 unasettimanamagica
- 103 giuseppe scilipoti
- 100 pittura
- 99 eventi
- 99 valentino appoloni
- 98 adriana pedicini
- 98 arte
- 94 interviste
- 90 vignette e illustrazioni
- 87 altea
- 87 chiara pugliese
- 85 moda
- 85 radioblog
- 83 televisione
- 82 fantascienza
- 77 marcello de santis
- 74 fotografia
- 70 musica
- 67 fabio marcaccini
- 66 ida verrei
- 66 umberto bieco
- 61 liliana comandè
- 58 come eravamo
- 52 Impronte d'Arte
- 49 concorsi
- 48 lorenzo barbieri
- 48 miti e leggende
- 45 cinzia diddi
- 44 federica cabras
- 43 fantasy
- 41 il mondo intorno a noi
- 41 rita bompadre
- 39 psicologia
- 34 cultura
- 33 laura nuti
- 31 margareta nemo
- 30 claudio fiorentini
- 30 eva pratesi