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Pia Pera, "Al giardino non l'ho ancora detto"

3 Giugno 2016 , Scritto da Elena Cappai Con tag #elena cappai, #recensioni

Al giardino ancora non l'ho detto

Pia Pera

Ponte alle Grazie, 2016 “Quello che provo adesso è questo: nulla di esterno mi potrà aiutare. Se una guarigione arriverà, sarà da dentro me stessa. Dal mio riuscire o meno a riparare la radice. Sento che la mia è una malattia spirituale. Nasce da un errore. Ho perso i piedi quando ho imboccato la strada sbagliata.

Storia di passi in un giardino e in un corpo. Fuori da entrambi, a tratti, dentro i percorsi di cambiamento e di crescita che certi momenti della vita pongono di fronte a chiunque si guardi con speranza e non con rassegnazione. In un diario intenso e coinvolgente, segnato dai colori della terra e dal profumo di un giardino variopinto e vitale, Pia Pera prende per mano il lettore e lo accompagna attraverso le trasformazioni del suo corpo toccato dalla malattia. Un libro intenso, per nulla toccato dall’autocommiserazione, ma ricco dell’energia saggia e lenta che chi conosce le piante e ne apprezza il ritmo naturale ed abbandonato può cogliere in pienezza. L’esperienza dell’autrice è quella di chi si trova a lottare con un avversario vincente in partenza, che nel suo caso ha il nome di una sigla terribile: la Sla, acronimo di Sclerosi laterale multipla. Un nemico che paralizza gradualmente dal basso, distrugge tutto quel trova, ma lascia intatta la lucidità mentale. Una lucidità che deve confrontarsi con la mancanza di cure.

Se all’inizio mi prendevo cura del giardino, adesso debbo prendermi cura di me stessa. Il tempo prima impiegato potando, zappando, falciando, adesso mi viene rubato dalle cure. Quasi fossi diventata io il giardino”.

Ecco dunque che l’autrice ci accompagna con passo intenso e intelligente alla trasformazione dell’immagine di sé portata dal morbo che la affligge, riletta ed affiancata al suo tenere il ritmo delle stagioni, quasi che il giardino, custodendo la ciclicità della vita, rinnovi anche la sua. Un testo da gustare passo passo, adattissimo a chi unisce la passione per i meandri dell’animo umano all’amore per il giardinaggio, in una dimensione di equilibrio fra spiritualità e concretezza.

 

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