La Roma dei re
18 Giugno 2016 , Scritto da Franca Poli Con tag #franca poli, #storia
Fino al quarto re prevalse l'economia agricola, la maggior parte della popolazione, almeno quella di discendenza latina e sabina, viveva in promiscuità dentro capanne di fango e non vi era differenza fra popolo e Senatori, i quali, come tutti, lavoravano la terra, erano ancora lontani da venire i tempi dei cosmetici per le donne, dei vespasiani, della toga e dell'industria tessile. Un unico vestito e nessun piacere di gola, la sobrietà e la durezza degli antichi romani smentisce gli scienziati che sostengono che la forza di un popolo è proporzionata al suo consumo di calorie, loro dimostrarono che si può conquistare il mondo nutrendosi di un impasto di acqua e farina poco cotto, qualche oliva, un po' di formaggio e un bicchiere di vino solo nei giorni di festa.
Anche il re, sino ad Anco Marzio, era soggetto a questo severo regime: arava la terra, seminava e mieteva come il suo popolo. Non aveva una reggia e risulta che uscisse fra la sua gente, uguale fra gli uguali, senza una scorta per non essere accusato di regnare privo del consenso popolare. Prendeva le sue importanti decisioni all'ombra di un albero, ascoltando il Consiglio degli Anziani che gli sedeva intorno.
Pure per l'esercito valeva uguale regola: i pretori che comandavano le centurie non portavano nessuna mostrina identificativa del grado superiore che rivestivano. Le armi, di cui codesto esercito era dotato, erano per lo più bastoni, sacchi di sassi e spade molto rozze e primitive.
Le prime conquiste che Roma ottenne furono dunque lotte serratissime corpo a corpo. Il nemico, una volta battuto, diveniva succube di Roma, chi lo aveva catturato era padrone della sua vita, poteva ucciderlo o portarlo a casa e farne uno schiavo. Le città venivano spesso rase al suolo, le terre requisite e date in affitto ai sudditi, le battaglie e le conquiste che Roma fece fino al regno di Anco Marzio furono tutte terrestri, i Romani non avevano navi e non sapevano navigare.
Per vedere crescere in tal senso Roma si deve arrivare alla dinastia etrusca dei Tarquini.
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